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La responsabile irresponsabilità del Presidente di Confindustria



Il Presidente di Confindustria invita il Governo ad andare avanti, ritenendo che le elezioni anticipate siano un danno per l'Italia, mentre è un bene continuare a parlare dei processi del Presidente del Consiglio ?

Se il Presidente Marcegaglia aveva realmente a cuore le sorti dell'Italia, poteva anche accettare la nomina come Ministro dell'Industria, chi meglio di lei conosce i problemi e, soprattutto, dovrebbe essere nella condizione di tracciare il percorso per cercare di risolverli.
Questi cambi di rotta repentini, sembrano la conseguenza dell'incasso di una promessa, vuoi vedere che a breve partiranno nuovi incentivi, come già annunciato dal Ministro dell'Industria, contributi a pioggia per invogliare i consumatori a spendere, ma chissà chi e perchè ha stabilito proprio quei settori industriali, invece che altri......

Il vero male per l'Italia è che non può passare l'estate ad occuparsi della casa di Montecarlo e l'autunno del lodo Alfano, piuttosto che dello scudo per il Presidente del Consiglio, in attesa dei regali di natale con il decreto mille proroghe.

Il Governo ha i numeri per andare avanti e allora pensi a fare le riforme, si vuole riformare la giustizia, bene, basta che lo si faccia, senza proclami, servono i fatti, i processi sono di impaccio per il Presidente del Consiglio, perchè sono solo accuse strumentali, mosse da magistrati che lo vogliono abbattere, ammesso che sia così, allora che vengano sospesi, esclusivamente in riferimento alla posizione di Berlusconi, ma che vadano avanti, per dimostrare o meno la fondatezza delle accuse.

Il Presidente degli industriali dovrebbe indicare gli obiettivi, con le relative tempistiche, avere il coraggio di esporsi, e non limitarsi a fare proclami privi di contenuti, ora facciamo il tavolo per giungere a delle soluzioni pratiche, ancora a questo punto siamo ?

Comprendo che deve prendere le difese di Marchionne, visto il peso rilevante che sicuramente avrà la Fiat in Confindustria, ma da qui a sventolare quale male assoluto per l'Italia nuove elezioni, è davvero un'esagerazione, come se continuando così qualcosa dovrebbe cambiare, certamente potrà cambiare per qualche singolo industriale, ma per i tanti operai e lavoratori che si trovano in mezzo ad una strada e non hanno di che vivere, la situazione resterà invariata.

Spero vivamente di sbagliarmi, ma se non si avviano le riforme, iniziando a penalizzare anche i ceti più ricchi, e non solo e sempre i dipendenti, con le trattenute in busta paga, l'Italia corre il rischio di perdere altri anni, salvo poi ritrovarci in una situazione ancora peggiore fra tre anni, dove, a quel punto, le elezioni saranno necessarie.

Quindi meglio elezioni subito, che continuare con i ricatti che sicuramente ci saranno, pur di far passare quello che è più importante per il Governo, per carità del tutto legittimo, con l'unico problema che purtroppo le priorità non riguardano la collettività degli italiani.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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