Il petrolio ai Lucani |
La benzina è sempre più cara ed il prezzo è destinato a salire, mentre nel Nord Africa i popoli hanno la forza ed il coraggio di reagire, in Italia e, soprattutto, nella mia terra, la Basilicata, i cittadini sono sopiti e rassegnati, tanto da non riuscire a ribellarsi.
Evidentemente stiamo ancora troppo bene per scendere in piazza, per far sentire la nostra voce, per ribellarci ad un federalismo, voluto dal Nord, che comunque non lascerà la podestà sulle risorse naturali dei territori, per quanto potremmo già esercitarla, dando le autorizzazioni solo a determinate condizioni.
Per fare un esempio, vuoi estrarre il petrolio in Basilicata, va bene ma la tua compagnia deve applicare un considerevole sconto della benzina alla pompa, nessuno ci stà ? allora facciamo una compagnia regionale, non capisco perchè per i rifiuti si fanno le municipalizzate e per il petrolio no ?
La responsabilità di tutto questo è si della politica, ma anche di noi cittadini, alla fine la classe politica è solo lo specchio della società, il popolo sceglie i propri rappresentanti, che evidentemente non hanno alcuna "pressione" dai propri elettori, dimenticando di essere loro stessi lucani, ma questo poco conta.
Il Governo Berlusconi ci ha riconosciuto un contributo, ma ben lontano dallo sconto alla pompa che ci avevano promesso, alla fine il tutto si ridurrà in un piccolo contributo, che sarà utilizzato anche per altre motivazioni, mentre i costi di produzione resteranno uguali, non penso che la Basilicata aveva realmente bisogno di questa mancetta.
Purtroppo l'incompetenza tecnica dei rappresentanti politici, ha fatto si che il tutto fosse ridotto a questo, per carità, piuttosto che niente è sempre meglio il piuttosto, ma ai fini economici, un conto era la riduzione del costo della benzina, ben altro conto un contributo annuale, per giunta solo ai patentati lucani.
Vorrei tanto scendere in piazza a protestare, bloccare gli ingressi ai centri dove si estrae il petrolio, ma questo non è possibile, il popolo non sente questa emergenza, il popolo lucano, compresi i politici, sembrano essere anestetizzati al pensiero libero, nella speranza per molti, e certezza per pochi, di ottenere solo un proprio risultato, poco importa che il nostro territorio e la nostra gente stia perdendo quest'altra occasione di sviluppo.
Lo stesso è avvenuto in passato per l'acqua, anche se la strategia individuata 50 anni fa si è fermata bruscamente per la miopia dell'attuale classe dirigente, oggi è il petrolio e domani cosa sarà ? il nostro territorio stesso, non è un caso che già qualche anno fa ci hanno provato con il deposito di scorie radioattive a Scanzano....ma allora fu diverso, perchè la mobilitazione fu politicizzata dal centrosinistra e poi a ruota (o ruotino di scorta ?) dal centrodestra.
Mentre questa gestione del petrolio è stata voluta dal centro sinistra e, quindi, non ha alcun interesse a "rinnegarla" anche perchè le ingenti risorse economiche recuperate, consentono alla maggioranza di utilizzarla come meglio ritiene.
Il centrodestra, invece, ritiene di aver assolto il proprio compito, con l'aumento delle accise, e quindi, alla fine, inutile farsi illusioni, questo era ed è, purtroppo, il massimo che siamo riusciti ad ottenere dal nostro petrolio.
Con buona pace di tutti quei cittadini lucani che come me, vorrebbero manifestare e protestare.
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