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Caso Claps: continua l'occultamento o drammaticamente l'incompetenza degli organi preposti ?



Le ultime analisi sui reperti di Elisa Claps, hanno riscontrato la presenza del DNA di Danilo Restivo, anche se qualcuno dice compatibile, altri dicono che è il suo, ma poco conta la differenza, certo è che in un primo momento era stata esclusa la possibilità di trovare delle tracce utili alle indagini.

Infatti erano stati "scartati" 20 reperti, ora il punto che sarebbe opportuno assodare è quello del motivo per cui è stata fatta questa scelta, per incompetenza o per una precisa volontà di occultamento delle prove che potrebbero inchiodare Danilo Restivo ?

Paradossalmente è auspicabile che si sia trattato di occultamento, in quanto se così non fosse, significa che alcuni organi preposti non sono professionalmente attendibili, ovvero non sanno fanno il loro lavoro, con buona pace per la ricerca della giustizia e della verità.

Con l'aggravante di non avere neanche l'umiltà di consultarsi con altri professionisti, piuttosto che riconoscere i propri limiti, con inevitabili conseguenze per la risoluzione di casi tragici e violenti come questo, ma non solo.


La verità su Elisa Claps non la sapremo mai, l'unica triste ed amara consolazione sarà quella di condannare Danilo Restivo, ma come sono andati veramente i fatti, per quanto ci siano diverse teorie e storie, ad iniziare da quella che coinvolge la Chiesa, nella figura di Don Mimì, e la politica, nella figura del Sen Emilio Colombo, queste non fanno altro che tessere la tela di un mistero che resterà per sempre nella storia della "tranquilla" Potenza.

L'auspicio è quello che almeno si possa mettere la parola fine a questa storia, celebrando i funerali della povera Elisa, strappata alla gioia della vita con un efferato delitto, ritrovata in un luogo che è, invece, l'espressione massima della pace, ovvero dentro una Chiesa.

Tuttavia è pur vero che esiste un problema, che anche altri tragici casi di morte violenta, stanno evidenziando, ovvero quello che nei centri "tranquilli" le forze di polizia non hanno esperienza e, quindi, si ritrovano ad affrontare delle situazioni per la prima volta.

Per citare alcuni esempi, da ultimo il caso di Yara, che giaceva a poche centinaia di metri dal cento di coordinamento delle ricerche, quello di Sarah che, invece, è stata uccisa dallo zio Michele, quello dei gemellini di Gravina, che giacevano morti in un pozzo abbandonato nel centro di Gravina di Puglia, ma tanti altri potrebbero essere gli esempi.

Le parole anche di un Generale, responsabile delle forze dell'Ordine, di cui non ricordo il nome, contribuiscono a sostenere questa tesi, ovvero del problema che le indagini non sono svolte nello stesso modo su tutto il territorio nazionale, per quanto i protocolli siano sempre rispettati.

Questo avviene perchè, non essendoci precedenti, gli organi preposti, si ritrovano ad affrontare delle situazioni tragiche per la prima volta, dimostrando che il problema esiste, eccome se esiste, anche se come molti altri, spenti i riflettori, viene risposto nuovamente nel sottobosco dell'ignoranza.

La vera tragedia è, quindi, nel fatto che sembra esserci una diffusa superficialità, che nessuno controlla e che viene fuori solo in questi casi eclatanti, che è ipotizzabile sia diffusa anche in altri settori, senza che però questa faccia notizia, ma che può avere ripercussioni, anche nefaste, per molti cittadini.

Faccio un unico esempio, per far meglio comprendere il concetto, i soggetti che hanno autorizzano la produzione, la commercializzazione e l'utilizzo dell'amianto, con la loro decisione, hanno fatto morire migliaia di cittadini....

Pertanto meglio pensare che si tratti di occultamento voluto, piuttosto che dover ammettere che alcune volte siamo in balia di persone incompetenti, perchè nessuno si preoccupa di uniformare le procedure, ed i mezzi, su tutto il territorio nazionale, lasciando alla responsabilità del singolo di scegliere, se proseguire l'attività del predecessore che l'ha formato, ovvero di introdurre nuove procedure...

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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