Top News

Sempre più ho l’impressione che la società civile e le Istituzioni siano appiattite sulle glorie del passato, senza avere il coraggio di crearne di nuove.



Fate che le glorie del passato siano
superate dalle glorie dell'avvenire !
Il popolo lucano ha sempre avuto momenti alterni, passando da conquistatori a conquistati, da oppressori ad oppressi, vivendo anche secoli di decadenza, salvo poi destarsi grazie a qualche lungimirante, che è riuscito a vedere oltre, ed oggi la storia si ripete, inesorabilmente, come ciclicamente avviene. 

Inutile dire sempre i soliti luoghi comuni, siamo ricchi, abbiamo l’acqua, il petrolio, tanta natura, eppure c’è un malessere latente diffuso nella società, un focolaio che cova, affievolito principalmente dalla rete protezionistica familiare, quanti riescono ad andare avanti grazie all’aiuto dei genitori ? piuttosto che di altri parenti e/o amici. 

Un fenomeno certamente molto diffuso, anche se non tutti hanno questa “fortuna”, alcuni sono perfino costretti ad emigrare, per trovare un lavoro e, quindi, il necessario sostentamento economico, che rappresenta però uno degli aspetti, infatti, non è solo un problema di soldi, ma anche e soprattutto di avere un ruolo, non importa se piccolo, medio o grande, nella società civile, l’importante è sentirsi parte attiva di un qualche cosa, invece di sentirsi “abbandonato” , inerme ed inutile. 

A questo dobbiamo aggiungere il nostro essere stati plasmati ed abituati a dover “mendicare” i nostri diritti, dal potente di turno, nella speranza di entrare nel “clan” del vincitore, potendo aspirare ad una sistemazione, come hanno fatto molti altri, nell’auspicio di avere lo stesso trattamento anche per i nostri figli ….. una dottrina che trova nel culto della raccomandazione la sua massima espressione
Ma tutto questo è anche ammissibile, non tutti abbiamo le stesse capacità, la stessa forza di reagire ai soprusi, di evitare i tanti sgambetti, che più o meno ingenuamente, troviamo sul nostro cammino, piuttosto che avere il coraggio di ricominciare dal niente, si cade, ma bisogna rialzarsi, facendo tesoro dell’esperienza maturata. 

Quello che invece mi preoccupa, è l’appiattimento culturale e l’assenza di progetti concreti per la collettività, al massimo si riesce a guardare il proprio mero orticello, con una classe politica del tutto impreparata ad affrontare le nuove “sfide”, perché fotocopie, più o meno sbiadite, della vecchia nomenclatura, ed ecco allora il vegetare sulle glorie del passato, senza riuscire a crearne di nuove. 

Non sarei onesto intellettualmente se non riconoscessi, che comunque, la nostra classe politica riesce a garantire quel minimo di attività che consente di mandare avanti i tanti uffici e servizi pubblici, anche se si dovrebbe investigare quanto dipende effettivamente dall’ azione politica e, quanto, da quella amministrativa e dal senso di responsabilità del personale coinvolto …. 

Fintanto che non riusciremo a capire che il futuro della nostra terra dipende anche da noi, cercando di agire concretamente per modificarlo, difficilmente riusciremo ad uscire dal decadimento culturale, e non solo, che stiamo attraversando.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

0 commenti:

Posta un commento