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Elezioni regionali 2013 in Basilicata



Oltre la metà dei cittadini lucani non è andata a votare, infatti, si sono recati alle urne solo il 47% degli aventi diritto, un dato molto preoccupante, che se da un lato smentisce l'alibi delle opposizioni, dall'altro dovrebbe far riflettere tutti.

Come da previsione ha vinto il centro sinistra, il nuovo Presidente della Regione Basilicata è Marcello Pittella, già Assessore regionale alle Attività Produttive.

Conoscendo personalmente Marcello Pittella, penso sia la migliore espressione della politica lucana, certo un uomo "solo" non può cambiare la storia di una Regione, ma può contribuire significativamente a segnare un passo diverso rispetto al passato, nella speranza che riesca almeno ad iniziare nuovi percorsi e non si "limiti" alla mera gestione dei programmi, molti dei quali responsabili dell'attuale situazione economica lucana.

Tuttavia, queste elezioni ci hanno dimostrato ancora una volta come il sistema elettorale sia "sbagliato", in quanto non garantisce effettivamente una rappresentanza popolare, ci sono stati candidati consiglieri che con oltre 3.000 preferenze non sono stati eletti, mentre altri che con poco più di 1.000 voti entreranno in Consiglio Regionale.

Purtroppo non penso ci sia una soluzione, forse questo è il sistema migliore, ovvero l'unico sistema che garantisce poi la governabilità, ma le emergenze sono così tante che questo aspetto passa in secondo piano, per non dire ultimo, anche a causa della crisi irreversibile che vivono i partiti, con una classe dirigente, spesso solo nell'organigramma...

Hanno senso tutte queste liste e listarelle, che alimentano la stortura della rappresentanza, o più semplicemente sarebbe meglio creare un'unica lista, per ogni candidato presidente, con una quota maggioritaria ed una proporzionale ?

Parlavo prima dell'alibi delle opposizioni, il risultato dell'astensionismo dimostra che il "partito regione" ed il condizionamento elettorale è una favoletta, la storiella per motivare la propria sconfitta, in quanto al netto dell'astensionismo patologico, rispetto alle scorse elezioni regionali è andato a votare il 15% in meno degli aventi diritto, quindi, le cause sono da ricercare in altri fattori.

Evidentemente l'opposizione non è stata nella condizione di catalizzare e convincere i lucani a votarli, anche per l'assenza di una seria proposta, che non può certo essere quella del noi siamo meglio di loro, piuttosto che interpretare il proprio ruolo solo superficialmente, ovvero dell'essere contrari a prescindere, senza proporre alcuna soluzione come alternativa.

Il mancato esercizio del ruolo propositivo delle opposizioni, inoltre, comporta un'ulteriore difficoltà per la maggioranza di centro sinistra, poiché viene meno il necessario stimolo per migliorare l'azione politica.

Verrebbe da pensare che c'è un problema di democrazia, probabilmente si, o forse più semplicemente, con il passare del tempo, l'egoismo del genere umano ha preso il sopravvento su tutto, facendo venire meno quella responsabilità sociale di non pensare solo a se stessi ma a tutta la collettività.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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