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Spese Gruppi Consiliari: non ci sono solo le Regioni, ma anche i Comuni e le Province



Sarebbe interessante scoprire a quanto ammontano le spese di tutti i Gruppi Consiliari in Italia, considerando non solo le Regioni, ma anche le Province ed i Comuni, sicuramente molti sarebbero gli esempi di malcostume che verrebbero fuori, altro che scandalo della Regione Lazio e quello annunciato della Regione Piemonte.

Purtroppo non c'è alcuna volontà di intervenire, poco importa che ogni Amministrazione chieda poi dei sacrifici ai propri "sudditi", per far tornare i conti, ma le voci per il finanziamento dei Gruppi Consiliari non si toccano, e spesso senza alcuna trasparenza.

Probabilmente, tenuto conto l'elevato numero delle Amministrazioni Comunali, oltre le tante Province, molte sarebbero le storture che verrebbero fuori, considerato anche il diffuso delirio da onnipotenza che ormai ha pervaso buona parte della politica italiana e locale.

In questo modo non è possibile continuare, si ci sarà pure la crisi, ma deve essere per tutti, non è concepibile che la politica continui ad usufruire dei privilegi del passato, e poi non si rinnovano i contratti di lavoro nazionale, si tagliano servizi sociali utili, e si aumentano le tasse, solo per fare qualche esempio.

E' chiaro che i conti non possono tornare, anche per l'irresponsabilità della politica, fintanto che i partiti continueranno ad avere questo triplice finanziamento, quello diretto con i rimborsi elettorali, quello istituzionale dei gruppi consiliari ed infine le indennità degli eletti, purtroppo sembra impossibile trovare una soluzione, basti pensare che il popolo italiano aveva perfino votato un referendum per togliere il finanziamento ai partiti, ma ecco allora subito la soluzione.

Sempre più sono convinto che il nostro modello politico è sbagliato, e non nascondo che inizio a pensare che tutta questa democrazia è solo un costo passivo, visti i risultati, ma ha senso tenere in vita i Consigli ? con tutti gli apparati che ne conseguono ?

Meglio andare a votare con una maggiore frequenza, magari ogni due anni per i Comuni ad esempio, chi vince governa, tramite la Giunta eletta direttamente dal popolo, l'opposizione è inutile, tanto la maggioranza politica approva lo stesso i provvedimenti.

Come pure la favoletta dell'alternanza, uno stereotipo che non ha alcun fondamento, poichè non c'è nessuna concreta garanzia, che l'altra parte politica riesca a fare meglio, ma comprendo pure la necessità di trovare un motivo per convincere i cittadini a votare, soprattutto quando non ce ne sono altri.

Certo la criticità della rappresentatività è un altro problema, perchè l'aver tanto consenso non rappresenta la certezza di un'azione politica coerente con le necessità del territorio, ma anche la soluzione delle liste bloccate non può essere una risposta adeguata, tuttavia penso che non ci sia altra modalità, se non quella del voto diretto, magari trasformando le liste dei partiti, nelle liste di obiettivi da realizzare.

Purtroppo mi rendo conto dell'utopia di una riforma della politica, che ha un bisogno vitale di tutti questi apparati per proliferare e continuare ad esistere, ma a quale prezzo per i cittadini ?

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

1 commenti:

  1. robe da pazzi, da non credersi... che gente questa che ci governa.

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