Top News

Il Petrolio in Basilicata, l'ennesima occasione persa



Che strana sensazione accendere la televisione e sentire che c’è un servizio sulla Regione Basilicata, per un attimo l’orgoglio di lucano riempie il cuore di gioia, poi parte il servizio e la gioia si trasforma in amarezza, rabbia, delusione per l’immagine che invece viene fuori degli abitanti della nostra regione.
Il riferimento è chiaramente al servizio andato in onda sulla trasmissione Anno Zero con l’intervento telefonico del Presidente della Regione Basilicata che si affanna a fare spallucce e scaricare le colpe sul governo Berlusconi…
Purtroppo la questione non è di appartenenza politica perché la Regione Basilicata non può nascondersi dietro il dito che se c’è qualche merito è il proprio, mentre se c’è qualche problema la colpa è del governo, possibilmente di avverso colore politico, così ci scappa pure un rivolo di campagna elettorale.
Un pensiero ricorrente attraversa la mia mente, tutti si lamentano ma poi alle urne il popolo lucano conferma con larghe maggioranze l’attuale coalizione di centro-sinistra, possibile che siano così pochi quelli che non condividono le scelte politiche effettuate ?
Leggendo i risultati elettorali sembrerebbe proprio di si, ma come è noto dipende dall’interpretazione del bicchiere, può essere mezzo pieno o mezzo vuoto, da cosa dipende però la visione ? dall’egoismo individuale che inevitabilmente pone in secondo piano l’interesse generale.
Si questo è il nostro morbo, ci hanno fatto crescere con la metodologia della raccomandazione, del posto fisso, dell’assistenzialismo da parte della politica, che nel tempo ha sempre più affinato le proprie armi ed alla fine ognuno si affida al politico di turno che promette di risolvere il proprio problema.Siamo 600.000 abitanti, un quartiere di una grande città, dovremmo stare tutti bene, invece la realtà è molto più triste, il lavoro non c’è, parte del popolo è costretto a campare sulle spalle dei propri familiari o di emigrare pur di avere un reddito…
Eppure fiumi di denaro transitano nella nostra Regione, ma poi soltanto pochi hanno benefici diretti, e spesso purtroppo sono i soliti pochi….o ti allinei al sistema oppure è meglio che lasci la Regioni, in via definitiva o come pendolare.Non riesco ad intravedere uno spiraglio di luce per il futuro del popolo lucano, anzi lo vedo con sempre maggiore pessimismo, con il motto si salvi chi può, ma dove ci porterà questa filosofia di vita, penso alla distruzione della nostra gente.
Eppure vorrei impegnarmi in politica, ma ogni volta che ho provato ad avvicinarmi mi sono reso conto che non c’è possibilità di avere un dialogo basato sui contenuti, ma esclusivamente sugli interessi dei singoli, riconducibili sostanzialmente alla conquista di una poltrona, di un incarico di partito salvo poi non fare nulla, di un posto di lavoro…
Sono giunto quindi alla conclusione che l’espressione politica, voglio sperare solo in Regione Basilicata, sia frutto non già di un pensiero politico, ma chi riesce, non importa in che modo, a canalizzare più voti per se stesso, talvolta senza neanche uno straccio di visione per la propria terra, tanto l’interesse è solo quello di coltivare il proprio bacino di voti, pertanto diventa inutile qualsiasi ideologia o progetto da attuare….
Poi non dobbiamo meravigliarci se anche in Regione Basilicata il popolo del non voto è il primo partito.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

0 commenti:

Posta un commento