Top News

Quanti misteri nella calma e tranquilla Basilicata...un viaggio triste da Potenza a Montemurro a Policoro



Resto sempre più sorpreso, anzi sconcertato, nell'apprendere che nella mia Regione può succedere davvero di tutto.

A distanza di oltre un mese ancora non si riesce a capire chi ha scoperto il cadavere della povera Elisa Claps, e visto l'andazzo, penso che la verità, ad iniziare dal ritrovamento, difficilmente verrà fuori.

Certo almeno il corpo è stato trovato, sorte differente per la giovane di Montemurro, di cui ne ignoravo perfino la storia, che scomparsa dal paese da oltre 30 anni, non si ha più traccia, mentre un servizio della trasmissione "Chi l'ha visto" sembra sapere addirittura dove è sepolto il cadavere, ovvero nella stalla, ubicata nel casale dove si stava recando.

Per non parlare della coppia di ragazzi di Policoro, che nasconde diversi lati oscuri, certo è che in tutti questi casi vi è la costanza che la verità difficilmente si conoscerà, con l'unica certezza che queste vite sono state tutte spezzate da chi evidentemente non si è fatto alcun scrupolo, tanto da arrivare al punto di uccidere.

Il caso di Elisa Claps è però quello che mi tocca più da vicino, forse perchè avvenuto nella mia città e chissà quanti altri misteri, dimenticati o forse mai conosciuti, sono rimasti nelle segrete stanze di chi è a conoscenza dei fatti, dimostrando che alla fine l'immagine della mia terra, che per molti anni si è voluta dare, era solo un dipinto costruito per evitare che qualcuno accendesse i riflettori su un territorio dove ognuno può fare quello che vuole.

Non posso credere che non è possibile risalire con esattezza a chi ha ritrovato il corpo, penso invece che la chiesa potentina, rivesta più un ruolo di carnefice che di vittima, visto che per ben 17 anni ha "custodito" il corpo di Elisa e soltanto, guarda caso, dopo la morte di Don Mimì, viene fuori che il cadavere è sempre stato lì, qualche sospetto ce l'ho.


La chiesa dovrebbe prendere posizione, invece di fare orecchie da mercanti, penso sia opportuno l'abbattimento della SS. Trinità e fare un bel giardino, come proposto, ed intitolarlo ad Elisa Claps, tuttavia mi domando anche se è giusto privare la Città di Potenza di questo pezzo di storia secolare della Città di Potenza, magari si potrebbe rifare solo il tetto e renderlo trasparente in ricordo di Elisa, per dare almeno un segnale.


Poi sarebbe anche l'implicita ammissione da parte della chiesa di una propria colpevolezza, che allo stato attuale non può essere provata, certo una complicità, questa si, il custode del tempio di Dio, ha fra i propri compiti e doveri, quello di ispezionare i luoghi a lui affidati dalla curia, quindi solo per questo fatto già c'è una responsabilità, ma di un parroco ormai defunto.


Penso che la verità non si saprà mai ed Elisa Claps, non volendo è entrata nella storia della Città di Potenza, di questo grande paesone, dove tutto in apparenza sembra tranquillo, salvo poi scoprire perfino uno scheletro nel sottotetto di una chiesa al centro.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

0 commenti:

Posta un commento