Corsi e ricorsi storici, ecco il Comune di Melfi, nuovamente commissariato dopo 10 anni, a seguito dell'elezione in Consiglio Regionale del suo primo cittadino, Ing. Alfonso Ernesto Navazio.
Certo non ci voleva un mago per immaginare che alla fine sarebbe andata così, ma chi ha consentito che ciò accadesse ? chi ha prestato il fianco al Sindaco di Melfi ed alla sinistra per far cadere l'amministrazione comunale ?
Ci voleva uno straniero dal nome di Magdi Cristiano Allam, per consentire alla sinistra di attuare la strategia iniziata con la nomina di Navazio a Commissario Straordinario del Consorzio Industriale di Potenza, di far cadere il Comune di Melfi, guidato, ormai, da molti anni dal centro - destra della Basilicata.
Ad un mese dalle elezioni di Magdi se ne sono perse le tracce, ha lasciato il testimone del "partito" io amo la lucania, al suo consigliere regionale, appunto Navazio, e puff, il salvatore della Basilicata, venuto da lontano, che aveva ottenuto l'oltre l'8% dei consensi è sparito.
Gli oltre 29.000 cittadini lucani, che pure avevano creduto in questo messia, si ritrovano oggi un "vecchio" politico, che non rappresenta certo il nuovo e che è stato "nominato" dall'alto, con appena 3.700 preferenze ottenute, ovvero poco più del 13 % del consenso raccolto, a guidare il partito in sede regionale.
I cittadini di Melfi devono ringraziare Allam, che ha dimostrato quanto vuole bene alla loro comunità, tanto da prestare il fianco alla sinistra, ponendo in essere le condizioni per far cadere l'amministrazione comunale, mentre i cittadini lucani che lo hanno votato, devono prendere atto di come il "messia" venuto da "porta a porta", abbia subito applicato le "regole" democratiche del gioco, nominando il suo consigliere regionale eletto, anche se con "misera" rappresentanza, rispetto al consenso ottenuto.
Questo il rinnovamento della politica lucana effettuato, altro che le chiacchiere fatte in campagna elettorale, perchè non ha nominato un giovane ? o erano solo buoni per lo spot elettorale del listino ? evidentemente si.
La Regione Basilicata non ha bisogno di messia venuti dall'alto, ma solo di cittadini volenterosi che pensino al benessere dell'intera comunità, piuttosto che esclusivamente al proprio, ma in un territorio povero come il nostro, esistono questi eroi ? avranno la forza di riuscire a portare avanti le proprie idee ? ritengo sia difficile, se non improbabile che ciò avvenga, ormai c'è una cappa su di noi che non può farci sperare per il futuro, perchè alla fine sembra quasi che a tutti vada bene così......
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