Sconto della benzina ai lucani |
Il legislatore regionale, infatti, si è ritrovato con le spalle al muro, quando ha appreso che deve prima aumentare le tasse di propria competenza, per poi, eventualmente, poter accedere ai fondi nazionali, che tra le azioni finanziarie consentite, vi è anche l’aumento delle accise sui carburanti.
Una beffa per i cittadini lucani, da un lato il Governo nazionale, su sollecitazione del PDL locale, ha creato un fondo da destinare alla riduzione della benzina, dall’altro, in virtù della norma vigente, potremmo pagare la benzina di più, in quanto per recuperare le risorse necessarie per i danni del maltempo nella zona del metapontino, la Regione Basilicata deve aumentare anche le accise sui carburanti.
Volendo fare i conti della serva, se fossero necessari 150 milioni di euro, i cittadini della Regione Basilicata per cinque anni vedrebbero lo sconto volatilizzato per finanziare i danni del maltempo, con la stima di una consistenza di almeno 30 milioni di euro annuali, pagando la benzina più cara rispetto ai vicini campani o pugliesi, senza alcuna certezza di estinzione del maggiore prelievo fiscale al saldo del debito, problema non di poco conto.
Non conosco le motivazioni che hanno spinto il legislatore nazionale a farlo, forse per arginare un ingente ed improvviso capitolo di spesa finanziaria dello Stato o per responsabilizzare le amministrazioni locali per evitare una grossolana gestione delle risorse economiche.
Non conosco le motivazioni che hanno spinto il legislatore nazionale a farlo, forse per arginare un ingente ed improvviso capitolo di spesa finanziaria dello Stato o per responsabilizzare le amministrazioni locali per evitare una grossolana gestione delle risorse economiche.
La Regione Veneto però è riuscita a sollecitare il Governo, anche agitando lo spettro di uno sciopero fiscale nei confronti dello Stato, mentre la “povera” Basilicata con i suoi numeri, sembra essere relegata ad un ruolo “misero” nel panorama politico nazionale.
Eppure non mancano notevoli e significativi rappresentanti lucani nelle Istituzioni Europee e Nazionali, ma io, come molti altri cittadini lucani, non ho il privilegio di conoscere le azioni strategiche messe in campo per lo sviluppo della Regione Basilicata e dell’Italia.
Però sappiamo che sul nostro territorio, vengono prelevati ogni giorno fiumi di petrolio dai giacimenti petroliferi attivi, e che contribuiamo in maniera significativa all’approvvigionamento nazionale di questa preziosa risorsa.
Inutile è superfluo ricordare l’utilizzo delle risorse economiche derivanti dal petrolio, le tanto sbandierate royalties incassate da molti anni dalla Regione Basilicata, che nella migliore delle ipotesi sono servite per stimolare debolmente ed in un arco di tempo limitato, l’economia di alcuni territori, ma oltre questo, insignificanti i risultati conseguiti per lo sviluppo della comunità.
Il nuovo accordo con lo Stato e con le compagnie petrolifere, dovrebbe prevedere esplicitamente la riduzione del costo della benzina per i cittadini lucani, un concreto beneficio e ristoro per tutti e direttamente, almeno presso tutte quelle che estraggono direttamente nel territorio della Regione Basilicata.
i soldi da qualche parte li doveva pur prendere, almeno finchè non cresceranno sugli alberi.
RispondiEliminapare che neanche il governo Berlusconi riesce a far crescere i soldi sulle piante !
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