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Dopo la Grecia ora è a rischio l'Euro e tutta l'economia europea



La Grecia è stata soccorsa dalla Comunità Europea, nel mentre il dollaro continua a guadagnare terreno sull'euro, costringendo gli Stati Membri a correre ai ripari.

Il pericolo è che, continuando di questo passo, si possa arrivare al pareggio fra il dollaro e l'euro, sancendo il fallimento della nostra economia a tutto vantaggio di quella americana.

Intanto da piccolo cittadino cresciuto con la vecchia Lira, nonostante siano passati quasi dieci anni dall'introduzione dell'euro, continuo a fare il paragone con la vecchia moneta e sono sconcertato, perché il costo della vita è davvero aumentato in modo impressionante, ma mi rendo conto che da soli non andavamo da nessuna parte.

Tuttavia molti sono stati i benefici, ma certo non è possibile che un agenzia di rating, per un mero errore, riesca a far calare i mercati, salvo poi dire, scusate c’è stato un errore, peraltro senza nessuna conseguenza tangibile per chi ha fatto l’errore.

Ho fiducia nelle nostre Istituzioni finanziarie, però ho paura che per mettere a posto i conti e reggere la "botta" si avvii una stagione di sacrifici per tutti i cittadini, aumentando il gap fra i ricchi ed i poveri, facendo scomparire definitivamente il ceto medio, già fortemente penalizzato ed a rischio “estinzione”.

Il Ministro dell'Economia Tremonti ha già annunciato una manovra correttiva dei conti pubblici, anche se qualche mese fa intervenendo in un talk show televisivo aveva assicurato che non ce ne sarebbe stato il bisogno perché i nostri conti sono in ordine, ed invece, eccola arrivata, perfino la tempistica indicata è stata rispettata, purtroppo non ricordo da chi fu sollevato questo spettro che oggi è divenuto una realtà.

Allora cosa significa ? che forse le cose non stanno proprio come si vogliono far apparire, che stiamo sull'orlo del precipizio e che cerchiamo in tutti i modi di allungare la passerella prima del lancio nel vuoto ? non posso pensare che vi sia un preciso disegno dietro quello che sta accadendo, anzi mi rifiuto di pensarlo, altrimenti significherebbe perdere la fiducia in tutto.

Un dato è certo, il precedente governo della Grecia aveva tenuto nascosto il deficit accumulato ed invece di prendere misure urgenti per contrastare la situazione ha continuato ad alimentarla fintanto che non è arrivato il salto, con tutte le conseguenze che oggi vediamo, dove il popolo greco è costretto a molti sacrifici.

La politica del rigore imposta dal Ministro Tremonti ha certo arginato le "manie" predatorie dei nostri politici, grazie alle quali oggi abbiamo un debito pubblico molto elevato, ma quante volte è stato costretto a dire di si ? questo non lo sapremo mai, spero poche volte, anzi nessuna.

Sono fiducioso che il vertice straordinario a Bruxelles per varare il decreto salva euro riesca a raggiungere i benefici attesi, altrimenti il nostro futuro sarà davvero molto cupo e triste, ma anche la modifica del patto di stabilità se non sarà accompagnata da precise politiche di sviluppo dei singoli stati membri, ma utilizzata solo per consentire "sforamenti" di cassa, potrebbe rivelarsi un ulteriore danno per la nostra economia.

C'è bisogno di lavoro, la gente deve e vogliono lavorare, quindi bisogna avviare le grandi opere, creare posti di lavoro, in modo tale che i cittadini abbiano i soldi da spendere, altrimenti l'economia continuerà a stagnare e la situazione peggiorerà sempre più. 

La Comunità Europea dovrebbe mettere al primo posto in agenda questa priorità e predisporre una strategia affinché si riesca a giungere ad una autosufficienza degli Stati Membri, quindi è inutile pensare a soluzioni tampone e poi ognuno a casa sua fa come vuole, altrimenti i conti non tornano e le aziende continueranno ad emigrare verso quelle nazioni dove, esistendo meno tutele, il costo del lavoro e la pressione fiscale sono più vantaggiose.

Ritengo che ogni territorio dovrebbe iniziare a pensare seriamente di introdurre penalizzazioni per tutte queste aziende, che agevolano solo l'accumulo di capitali per gli imprenditori, e si dovrebbe, invece, incentivare tutti coloro i quali riescono a produrre benefici nel territorio nazionale ed in quello europeo.

Spesso ci dimentichiamo che oltre al nostro di futuro, stiamo ipotecando il futuro anche delle nostre generazioni e della nostra nazione, quindi ogni governo, da buon padre di famiglia, deve tagliare tutto il possibile, senza utilizzare "trucchi" dove alla fine sono sempre i cittadini a pagare e senza tagliare i servizi, altrimenti significa che proprio il modello di società in cui viviamo è da mettere in discussione, perché figlio delle gestioni politiche scellerate del passato.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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