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E il cerino rimase in mano al Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini



Tira oggi e tira domani, la corda si è spezzata, ed ora Fini, Bocchino, Granata, e gli altri, dovranno pagare le conseguenze di essere lontani dalla linea politica del Popolo Della Libertà.

Inutile il tentativo di tregua proposto da Gianfranco Fini, troppo tardi, sembra ci sia già un documento dove il Popolo Della Libertà ammonisce, senza neanche troppi veli, il cofondatore del PDL e Presidente della Camera dei Deputati.


Che le tensioni siano forti è ormai palese a tutti, ed i recenti risvolti giudiziali, non aiutano certo un Governo, che ha diversi esponenti impegnati in processi, alcuni perfino condannati, per comportamenti non troppo leciti.

A luglio del 2010 le inchieste giudiziarie italiane, hanno portato alle dimissioni del Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, del Ministro per il Decentramento Brancher, del Sottosegretario all'Economia Cosentino, mentre Verdin, uno dei coordinatori nazionali del Popolo Della Libertà, è indagato sugli appalti dell'eolico in Sardegna e per aver costituito un'associazione segreta (P3).

Pertanto è un momento molto delicato per il Popolo Della Libertà e per il Governo, non ci si può permettere che oltre alla difesa degli avversari politici, vi siano anche esponenti dello stesso partito che remano contro, con "sgambetti" formali, come quello di mettere subito all'Ordine Del Giorno della Camera dei Deputati, la sfiducia al Sottosegretario all'Economia Cosentino, che riveste anche la carica di Coordinatore regionale del Popolo Della Libertà della Campania, particolare caro al finiano Bocchino..

Anche l'atteggiamento nei confronti della Legge sulle intercettazioni, che pure ha i suoi limiti, è stata ostacolata da Fini, seppur siano condivisibili alcune osservazioni, non è certo in questo modo che si portano a casa dei risultati, anzi sono atteggiamenti che compromettono i rapporti interni al partito.

Le recenti affermazioni di Fini sull'esclusione dagli incarichi di partito tutti gli inquisiti e condannati, è un attacco frontale al Presidente del Consiglio Dei Ministri, già Presidente del Popolo Della Libertà, il successivo deferimento dell'On. Granata al Collegio dei Probiviri è solo un atto dovuto.

Il matrimonio sarà finito ? i due partiti riusciranno mai a scrollarsi di dosso l'appartenenza a Forza Italia o ad Alleanza Nazionale ? continueranno ad essere vigenti le quote del 70 % a FI ed il 30 % ad AN ? oppure come è auspicabile da tutti, un unico partito che discute al suo interno ed approva le scelte da fare ?

Qualcuno parla anche di elezioni anticipate, ma sarebbe un grave errore, come purtroppo lo è anche l'interim di Berlusconi al Ministero dello Sviluppo Economico, l'Italia ha bisogno di una Guida anche per il settore industriale, soprattutto nei momenti di crisi economica.

Speriamo che dopo l'estate il Governo riesca a trovare una dialettica diversa, possibilmente sui contenuti delle riforme da varare per il bene di tutti gli italiani.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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