Il turbolento rapporto tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, inizia a compromettere l'azione del Governo.
Il Premier vuole approvare la manovra per affrontare la crisi economica che attraversa l'Italia.
Nel mentre sono scoppiati alcuni scandali, Loggia P3, collusioni con organizzazioni mafiose, arresti eccellenti della politica e dello Stato, da scuotere così forte le stanze di Palazzo, da portare alle dimissioni del Ministro dello Sviluppo Economico e di un Sottosegretario del Ministero dell'Economia.
Al fine di strumentalizzare la delicata situazione che si è creata, il Presidente della Camera, aveva ritenuto opportuno dare la precedenza alla mozione di sfiducia nei confronti del Sottosegretario, piuttosto che approvare la manovra economica.
Questo "atto" di forza armata, perpetrato da Fini, preceduto dalla dichiarazione degli ex di An, di votare a favore del provvedimento, rappresenta il maldestro tentativo di essere una spina nel fianco del Presidente del Consiglio Dei Ministri.
Il Governo è riuscito ad evitare questa trappola, ricordi Fini che il suo ruolo Istituzionale lo deve solo grazie al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, forse ogni tanto gli sfugge questo dettaglio significativo.
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