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Scandalose le dichiarazioni dell'Assessore all'Agricoltura della Basilicata Mazzocco



L'Assessore regionale dell'Agricoltura in Basilicata ha dichiarato che è necessaria una strategia, dimenticando che il suo incarico è proprio questo, e dopo sei mesi i lavoratori dei Consorzi di Bonifica si ritrovano senza stipendio, e chiedono il commissariamento.

Il problema è un'eredità del passato, che i vari Assessori all'Agricoltura non hanno saputo affrontare, visti i risultati, e sapete chi è stato Assessore all'Agricoltura per molti anni? un certo Vito De Filippo, attuale Presidente della Regione Basilicata, riconfermato alle ultime elezioni politiche.



Se a questo si aggiunge che anche il macro fornitore dell'acqua dei Consorzi, l'Ente Irrigazione per la Lucania (EIPLI), versa in una situazione debitoria gravissima, si comprende come l'intero settore è abbandonato al proprio destino incerto, arrecando gravi danni a tutta l'economia della Basilicata.

In questo momento di grave crisi sarebbe opportuno prevedere proprio la cancellazione di questi carrozzoni, che hanno fallito la loro mission iniziale, in quanto si dovevano occupare di bonifica, tant'è che si chiamano "Consorzi di Bonifica" ed alla fine si occupano solo dell'irrigazione.

Per fare poi un esempio pratico, molti lucani, ma anche i turisti, avranno notato giungendo a Metaponto, che lungo la strada è presente un canale artificiale sopraelevato in cemento totalmente in disuso ed abbandonato all'incuria, che probabilmente doveva servire per irrigare i campi e/o come canale di scolo, chissà quante centinaia di milioni di euro sono stati sperperati solo per questa opera.

Volendo fare un altro esempio, a quanti è capitato di ritrovarsi durante una grande pioggia nei pressi di una zona agricola con l'acqua che invadeva la strada, sapete il perchè ? per il semplice motivo che, come avviene anche nelle Città, non viene effettuata la manutenzione dei canali di scarico, che nel tempo si sono otturati, e chi si deve occupare di quella agricola.....

Il problema è che più andremo avanti e peggio sarà, pensare che la Basilicata aveva una vocazione agricola, poi la Fiat ha distrutto l'area di San Nicola di Melfi, e quando finirà anche questo "miraggio" industriale ? tornare indietro non si potrà, ma tutto potrà essere, ci vorranno forse secoli, ma se hanno smantellato la costa di Taranto, ennesimo furto dell'Industria però a svantaggio del Turismo..

Visto che nel mondo c'è tanta gente che si muore di fame, anche se c'è il problema della grande distribuzione, ma sicuramente si arriverà ad un unico centro nazionale per le risorse alimentari, in un futuro molto lontano l'agricoltura sarà sicuramente rivalutata.

Sarebbe, quindi, opportuno, oltre che necessario, riformare il sistema acqua, prevedendo la soppressione di tutti i Consorzi di Bonifica, senza tralasciare, come avviene adesso, l'aspetto sanitario dell'acqua, in quanto per l'uso irriguo non viene effettuato alcun trattamento e controllo sull'acqua, una assurdità.

Volendo iniziare ad utilizzare un minimo di giudizio, si dovrebbe far viaggiare sullo stesso piano anche i rifiuti, ed in questo momento storico ci sarebbe pure la possibilità, perchè il Governo nazionale ha deciso la soppressione degli Ambiti Territoriali Ottimali (AATO) dell'Acqua e dei Rifiuti, ma ai nostri politici interessa solo l'acqua potabile, perchè chiaramente la gestione è molto più allettante e con molti meno problemi.

Purtroppo la questione "inquinamento ambientale" è un tema inesistente, a nessuno importa che qualche folle sversi in un fiume delle sostanze tossiche, che poi andranno ad irrigare dei campi agricoli, dove cresceranno delle colture con dei prodotti, e per quanti fertilizzanti si potranno utilizzare, sempre resterà il rischio concreto che quel cibo sia inquinato.

Volete sapere quanti terreni e quanti prodotti sono controllati, nessuno, tranne quelli che hanno dei propri laboratori, ma quanti sono rispetto alla massa ? pochi, molti pochi, inoltre l'Agenzia preposta nulla può direttamente, e quindi tutto viene lasciato all'improvvisazione ed alla fine siamo sempre noi cittadini, tutti anche i nostri politici irresponsabili, a mangiarci la frutta e verdura, ad esempio, cresciuta magari con acqua e/o terreno inquinato.

Ma questi sono solo dettagli insignificanti, figuriamoci, non scherziamo, pensare alla salute pubblica, preoccuparsi del benessere fisico dei cittadini, ma no, no, al massimo facciamo un Ente per la sola gestione di quello che viene già fatto, mai sia che affrontiamo il problema nella sua interezza, e poi non c'è nessuna Legge che impone questo, quindi, dovremmo togliere i soldi per alimentare le nostre belle clientele consolidate, per pensare all'agricoltura ed ai cittadini, no no, solo gestione, daremo a tutti un bel corso di formazione....

Le idee non mancano e certamente anche gli agricolturi hanno molte proposte e sicuramente più articolate e di maggiore spessore rispetto a questo mio modo di vedere il problema, il problema è che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Eppure dopo la gestione dell'agricoltura, se non ricordo male, De Filippo prese oltre 8.000 preferenze, chiaro sintomo che ha lavorato bene per il settore......speriamo che non lavori così bene per tutta la Regione Basilicata !

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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