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Il Governo “sopravvive” per 3 voti: situazione politica drammatica per l’Italia



C’è poco da esultare, anzi nulla, il Governo Berlusconi non ha più una maggioranza stabile e coesa alla Camera dei Deputati, in quanto può contare solo su 3 “miseri” voti, una magra consolazione per qualsiasi forza politica che ha l’ambizione di fare le riforme.

Inoltre il clima politico, già teso di suo, diventerà incandescente, alimentando l’odio fra le parti,   i vincitori ed i vinti, nel mentre su ogni provvedimento della Camera dei Deputati ci saranno difficoltà, paralizzando di fatto i lavori e costruendo una forte ipoteca sul futuro della nostra nazione.


Certo se tutto questo è utile per dare finalmente un imput diverso all’azione legislativa, con evidenti ricadute per la collettività, potrebbe perfino diventare un bene per l’Italia, ma il sospetto, per non dire certezza, che si cercheranno solo gli aghi per far bruciare il pagliaio di turno, alla fine porterà solo ad un ulteriore immobilismo ed al ritorno della vecchia partitocrazia pura.

E già, Berlusconi si ritrova oggi ad essere ancora più imbrigliato nelle matasse della vecchia politica, poiché sarà “costretto” a barattare ogni provvedimento, o ancora peggio ad allargare la sua maggioranza con forze politiche che non sono state votate dagli italiani per governare insieme al Popolo Della Libertà, ma questo è un dettaglio insignificante, perché le opinioni sul voto degli italiani cambiano in funzione di chi ne beneficia.

Certo la promessa di posti da Sottosegretario per gli onorevoli che decidono di appoggiare la maggioranza non la vedo una scelta giusta, ma parlo chiaramente da semplice cittadino, che tende a vedere le cose in bianco o in nero, dimenticando che spesso il colore della politica è il grigio e che le scelte sono dettate da altre logiche, spesso sconosciute ai comuni mortali.

Tuttavia non condivido anche questi atteggiamenti forcaioli nei confronti di Fini, in quanto la dialettica politica dovrebbe comunque mantenere un livello alto, certo è che almeno lui ha avuto il coraggio di essere coerente e conseguente fino in fondo e soltanto il tempo potrà dimostrare se ha visto giusto, oppure ha fatto un suicidio politico, ma non capisco per quale ragione, ammesso che sia possibile, ma penso di si, la maggioranza non chiede la sfiducia del Presidente della Camera dei Deputati, invece di invocarle solo verbalmente le dimissioni.

In tutto questo c’è un Signore che a mio avviso gode letteralmente e si chiama Casini, il quale sembrava finito per aver abbandonato il Cavaliere, ed ora invece si ritrova ad essere perfino corteggiato, misteri della politica dei numeri, e se oggi si ritrova insieme con Fini, non bisogna necessariamente pensare che Berlusconi sia nel giusto e loro stiano sbagliando, perché potrebbe anche essere il contrario.

Comunque alla fine consumata la celebrazione della conta, i numeri parlano chiaro, ma tutto questo a che è servito ? alla fine quale beneficio ne ha tratto la nazione ? senza pregiudizio alcuno o interesse di parte, gradirei conoscere il senso concreto di tutto questo.


Mi rendo conto che è molto difficile governare, soprattutto nei periodi di vacche magre, in quanto le scelte alla fine scontentano sempre qualcuno, però non governare è ancora peggio, ed alla fine la situazione che si è determinata porterà a questo, quindi meglio nuove elezioni, piuttosto che soluzioni tampone, per ritrovarci poi a distanza di qualche mese nella stessa situazione.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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