La vita è fatta di momenti belli e brutti, di gioie e dolori, di alti e bassi, per quanto vorremmo avere solo i primi, non ci rendiamo subito conto, invece, di quanto ci servono e siano importanti anche i secondi, perché ci aiutano a crescere e ci fanno vedere le cose per come sono.
Alla fine ognuno di noi è solo, per quanto possiamo credere il contrario, ma è così, siamo noi a determinare il nostro futuro, alcune volte ci accaniamo, arriviamo perfino al punto di prenderci per il culo da soli, non riusciamo o non vogliamo essere oggettivi, anche perché ci facciamo condizionare da fattori esterni, rappresentati dalla famiglia, piuttosto che dalla propria metà, talvolta anche dagli amici.
Nel mentre il tempo passa, e la cecità continua, fino a quando iniziano ad esserci degli squarci di visione limpida, nell’opacità che ci siamo costruiti, e spesso questi raggi di luce pura sono causati proprio da alcuni fatti o accadimenti non piacevoli che ci capitano.
Ho fatto tanti errori, e sicuramente molti altri ne farò, certo, spero non gli stessi, altrimenti significa che la lezione non mi è bastata, ma ho capito che devo stare lontano dalla politica, perché i miei problemi sono iniziati proprio quando ho iniziato a credere in lei.
Infatti, da quando ho creduto che la politica fosse realmente al servizio dei cittadini, e che il suo compito è quello di agevolare tutto ciò che può essere utile per la collettività, senza rendermene conto ho iniziato ad offuscare la mia vista, fino a giungere a perdere tutto ciò per cui mi ero battuto per dieci lunghi anni, fino al momento del risveglio.
Inutile e superfluo entrare nel merito del mio percorso, ognuno ha il suo, ma la sostanza penso sia la stessa, la politica tende ad annientare chi ha voglia di fare e, soprattutto, una propria testa pensante, anzi tende spesso a tarpare le ali a chi vuole realizzare dei progetti, che possono essere utili per tutti, e non solo per se stesso, obiettivo molto ambito da tutti quelli che orbitano intorno alla politica.
Per questa motivazione, dopo tre lunghi anni, ho riacquistato la vista e mi sembra di essere tornato a vivere, di aver ritrovato me stesso, di non essere più sfruttato dalla politica dei quattro denari, dove per un soldo devi violentarti senza neanche rendertene conto.
Ora finalmente ho ritrovato la voglia di fare, di dare il mio contributo alla società, con quelle piccole competenze che ho maturato sul campo, che volevo mettere a disposizione della politica, che oltre a non volerle, non erano neanche riconosciute, anzi perfino ostacolate, un paradosso, mentre, dopo l’ultima goccia che ha reso limpida la mia vista, ho capito che ogni cosa che farò dovrà essere fuori dal mondo della politica e della pubblica amministrazione, in quanto primo pascolo fertile dei politici.
Quindi cari giovani e meno giovani, non cercate scappatoie, abbiate il coraggio di realizzare i vostri progetti, le vostre idee, non fatevi abbattere, volere è potere !
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