Una rondine non fa primavera, ma almeno si percepisce il tentativo di tornare a parlare dei problemi veri degli italiani, nauseati dai pettegolezzi delle serate di Arcore di Berlusconi, piuttosto che della casa di Montecarlo di Fini.
Nella speranza che il fondo si sia toccato, e che, quindi, non può succedere nulla di peggio, tutti ci auspichiamo che finalmente la politica si decida ad affrontare energicamente le evidenti criticità in cui versa il paese, ad iniziare dal lavoro, vera emergenza che condiziona l’economia.
Certo avrei preferito che il nostro Ministro degli Esteri Frattini, piuttosto che andare al Senato, a mostrare un documento sulla proprietà della casa di Montecarlo, esponeva la posizione dell’Italia rispetto a quanto sta accadendo nel Golfo del Mediterraneo, ad iniziare dall’Egitto, ma non si può avere tutto.
Pertanto se agli appelli seguono i fatti, o almeno concreti progetti per il rilancio dell’economia, non basati su mere intenzioni, allora va bene, ma se questi sono solo il sintomo della debolezza del Governo Berlusconi, che tenta di farsi un alibi in vista della prossima campagna elettorale, allora significa che nulla di buono si prospetta all’orizzonte.
Infatti, nell’ipotesi in cui, vista l’impossibilità di governare, si vada ad elezioni anticipate, con un risultato per niente scontato, avremo un ulteriore stallo, che sicuramente non gioverà, ma piuttosto che prolungarlo fino alla fine della legislatura, allora meglio questo male minore.
Dobbiamo solo augurarci, a prescindere, che prevalga il buon senso, e che quindi si trovi una soluzione, ma continuare a stare in questo limbo è inaccettabile, purtroppo, la verità è che il popolo italiano è nauseato da questa politica inconcludente, ben consapevole che il problema non è il singolo personaggio, ma il sistema agonizzante, che pur di continuare ad alimentarsi, ha perso di vista la missione per cui esiste.
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