Molti anni fa l'Ufficio Economato dell' AO San Carlo, aveva preso il vizio di inviarmi richieste di preventivo per servizi nell'organizzazione di convegni, ed io, ancora alle prime armi, rispondevo sempre, salvo poi rendermi che perdevo sempre, a prescindere dall'importo e dalla tipologia di offerta che facevo.
Finché un giorno ho detto, non mi mandate più richieste, tanto so già che poi alla fine il lavoro lo affidate sempre e solo alla stessa ditta, guarda un pò la stessa che in questi giorni è accusata di gonfiare le fatture per i convegni realizzati al San Carlo.
Da quel momento capii che era inutile cercare di lavorare al San Carlo, perchè c'era il monopolio di un privato, forte anche di importanti conoscenze democristiane, oggi nel PD, e che non era possibile avere neanche un lavoro.
Ma anche quando il lavoro era fuori dal contesto ospedaliero, faceva chiamare dal suo amico assessore, perfino per convegni piccoli, il monopolio è monopolio, non scherziamo, questo il contesto, e allora decisi di specializzarmi in un settore dei convegni, ma a nulla servii, tant'è che per lavorare ero costretto a girare l'Italia, ma questa è un'altra storia come suol dirsi.
Ed ecco allora che quando lavorava lui, non esistevano problemi di budget, quasi sempre si sforava, ma tanto c'era mamma regione o papà ospedale che pagava, mentre l'ultimo lavoro che ho fatto io al San Carlo, per sbaglio, anche se c'è stato pure il tentativo di appropriarsi anche di questa commessa, sono finito in causa.
Per quanto avevo fin dall'inizio mosso perplessità e preoccupazioni in merito al problema finanziario, poichè le spese non consentivano un pareggio, basti pensare che solo i relatori erano oltre 100, alla fine le promesse e le rassicurazioni avute dal committente, non trovarono un riscontro, ed ecco che oggi siamo in causa con l'Albergo, perchè i fondi erano sufficienti.
Certo avrei potuto anche non farlo, ma da un lato le rassicurazioni, dall'altro il senso civico di non negare un'importante opportunità di aggiornamento per la cardiologia lucana, seppure la comunità scientifica abbia "snobbato" il convegno (altra fonte di finanziamento venuta meno), dall'altro ancora la speranza di poter lavorare anche con l'ospedale San Carlo di Potenza, mi spinsero a non buttare la spugna, non credendo mai di poter arrivare a questo punto.
Il paradosso è che se anche mi fossi privato del mio compenso, comunque non sarebbe bastato per coprire tutte le spese, giungendo alla conclusione che quel lavoro era la giusta "punizione" per chi voleva rompere il monopolio, se volevo lavorare dovevo pagare io !
Salvo poi scoprire che una degli sponsor che doveva dare un contributo significativo, aveva rapporti d'affari proprio con il titolare del monopolio dei convegni, mmmm ecco allora un perchè quel contributo divenne insignificante rispetto ai costi da sostenere.
A prescindere dall'esito dell'inchiesta giudiziaria, sono contento perchè esiste una giustizia divina, infatti difficilmente il monopolio continuerà e spero che questa pratica venga debellata una volta per sempre.
Non ho più alcun interesse, anche perchè non voglio più lavorare dove c'entra la politica, poichè avendo toccato con mano, e questo è solo uno degli esempi o lezioni che ho avuto da lei, come funziona, ho capito che se hai le chiavi giuste, puoi fare quello che vuoi e non conta assolutamente niente quello che sai fare, piuttosto che quello che vorresti realizzare.
Quindi, questo, è solo uno sfogo, senza alcun interesse di parte, ma solo per dire che il sazio non è mai sazio, ma che alcune volte, come in questo caso, corre il rischio di affogarsi ed è costretto a mandar giù bocconi amari, nell'auspicio che almeno gli servano di lezione.
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