Mi dispiace che si continua a non affrontare il vero problema che la nostra economia ha, ovvero il lavoro, questa parola è ormai sparita dall'agenda politica, ammesso che ci sia mai stata, se non a ridosso delle campagne elettorali.
E' assurdo pensare di raggiungere il pareggio di bilancio senza che vi siano precise azione per rilanciare il lavoro, unica vera e certa forma di finanziamento dello Stato, visto che non si ha la forza di prevedere un serio piano per combattere l'evasione fiscale.
Soltanto avviando azioni che creano posti di lavoro, stabili e duraturi, si potrà cercare di rilanciare l'economia nazionale, se i cittadini non hanno soldi, non possono spendere, e se non spendono anche lo Stato incassa meno soldi, tuttavia mi rendo conto che sarebbe troppo impegnativo intraprendere questa strada, meglio fare i tagli o aumentare le tasse, più o meno in modo subdolo.
Eppure il Presidente del Consiglio Berlusconi è stato un abile imprenditore, ma purtroppo, è rimasto ingabbiato dai tanti, troppi, parrucconi della politica, che ha dovuto far salire sul suo carro per poter governare l'Italia, ma in questo modo non è riuscito a compiere quella rivoluzione che tutto il popolo voleva, ma il tempo è passato e non è cambiato nulla.
Certo anche le opposizioni, spesso prestano il fianco ai governi di turno, siano essi nazionali o locali, anzi ho il sospetto che sia quasi un alibi, in quanto si scaricano tutte le responsabilità a chi ha l'onere di governare, perchè maggioranza, potendo così dire al proprio elettorato, ma noi siamo minoranza e non possiamo farci nulla, salvo poi, nelle migliori delle ipotesi, vincere le successive elezioni, senza riuscire però a cambiare sostanzialmente l'andazzo che tanto si criticava, perchè proprio non c'è una visione d'insieme di governo.....
Allora a questo punto, viene spontanea la riflessione che è proprio la politica, tutta, a prescindere dalla forse "momentanea" collocazione ad essere malata, e che se non riusciamo come popolo a curarla, visto che è la nostra espressione, difficilmente riusciremo davvero a rialzarci ed a disegnare un futuro diverso per la nostra nazione.
Ma il popolo è questo quello che vuole ? e qui l'amara constatazione, il popolo vuole solo essere un privilegiato, avere il proprio singolo favore, senza tener conto del fratello che ci muore accanto, l'importante è che stiamo bene noi, con il nostro "clan", sia esso un gruppo di amici, piuttosto che la famiglia o un aggregazione di interessi, la sostanza non cambia, ma questo non può che portarci al collasso......ed a nuove forme di regime democratico....
Paradossalmente più il popolo sta male, e, quindi, più è dipendente, più il potere politico mediocre riesce a sguazzarci, più il popolo sta bene, più la politica deve realmente alzare l'asticella della propria azione, perchè non si voterebbe più per appartenenza, ma bensì per quello che si riuscito a realizzare e per quello che si ha intenzione di fare.....
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