La politica pensa solo ai "senior" e i giovani ?

Il dibattito politico di questi giorni sembra essersi riacceso, seppure con le tante sfumature di una forza politica, il PDL, che ostenta ricette per il bene dell'Italia, dimenticando che per tre anni ha governato, ma il vero dramma è che nessuno si preoccupa delle giovani generazioni.

Si continua a pensare alla generazione dei senior, arrivando perfino ad ipotizzare che si deve restare a lavorare fino a 70 anni, tutto questo comporta si un risparmio per le casse dello Stato, ma comporta anche l'impossibilità di sbloccare posti di lavoro per i giovani, e meno giovani.

E di questo passo dove andremo a finire ? perchè scaricare sulle nuove generazioni i problemi di cassa ed il debito dello Stato italiano, che dovrebbe, tra l'altro, garantire il diritto al lavoro per tutti i suoi cittadini, senza considerare tutti quei lavoratori che vivono l'incertezza delle regole pensionistiche, atteso che le regole cambiano in continuazione.

La situazione economica continua a peggiorare, anche perché con le scelte effettuate le entrate dello Stato sono diminuite, e continueranno a diminuire se molti cittadini non lavorano e, quindi, non hanno soldi da spendere, un cane che si morde la coda.

Riuscirà il Governo Monti ad essere equilibrato nelle future scelte da effettuare, oppure si penserà solo ad abbattere il debito pubblico, privilegiando i poteri forti, ad iniziare dalle banche, senza sottacere il problema che le norme pensate, dovranno poi essere approvate dalle forze politiche presenti nel parlamento, con l'augurio che non facciano altri danni.

Ma in ogni caso si continuano a mettere ipoteche sul futuro delle nuove generazioni, che si ritroveranno a subire passivamente le scelte politiche fatte oggi, e magari l'unica soluzione sarà quella di spostare il problema su quelli che verranno dopo, copiando di fatto quanto fatto dai loro predecessori.


La mia impressione è che tutto stia procedendo per forza di inerzia, ovvero viene fatto solo ciò che è necessario per garantire quel minimo che consente di andare avanti, con un continuo nascondersi dietro gli altri, rifuggendo spesso dalle proprie responsabilità.