il sito di Cultura Italia ? troppe risorse per il risultato |
Non c'è niente da fare, dobbiamo rassegnarci ? forse no, ma è sempre più difficile pensare prima al contenuto e poi al contenitore ? spendere diversi milioni di euro solo per raccogliere il materiale digitale online di altri è davvero un furto ai danni del nostro enorme patrimonio artistico.
Tenuto conto dell'importo, per adesso sono ben 9 milioni di euro, ci si aspetta come minimo di conoscere tutto il patrimonio artistico culturale presente in Italia, oltre la loro ubicazione e gli itinerari da seguire, ed in invece niente, per non parlare poi del database, completamente inutile, superficiale e disaggregato.
Fare peggio penso che era proprio difficile, basta vedere il sito (www.culturaitalia.it) per rendersene conto, ma non tanto per l'architettura, pure criticabile, ma per il notevole sforzo finanziario solo per creare un contenitore per il web, senza tenere conto che i primi a non essere presenti nel mondo di internet sono proprio i tanti Musei statali, un'assurdità tutta italiana.
Appare chiaro allora che c'è solo la volontà di spendere delle risorse, visto che l'utilità non c'è, quanti turisti sceglieranno l'Italia dopo aver visto questo mega sito ? quanti tour operator faranno nuovi pacchetti per i propri clienti esteri ? penso nessuno.
E dopo il portale sul turismo, che non si capisce bene quanto è costato, eccoci di nuovo ad un'altra mega struttura, e poi ci sono i Musei che non hanno i soldi per andare avanti, piuttosto che archivi in rovina, per non parlare del sempre minore personale destinato ai restauri delle opere d'arte, arrivando perfino al punto di correre il rischio di perderle per sempre, come, purtroppo, già avvenuto.
Tuttavia, sono fiducioso che una delle strade che consentiranno una crescita nel tempo è proprio il turismo, anche se probabilmente sarà determinata solo dalla necessità di crearsi un lavoro o trovare delle nuove commesse in un settore, per molti versi ancora da scoprire, vista l'elevata disinformazione e disorganizzazione che regna sovrana.
Sono sempre più scettico che la politica agevolerà questo percorso, al massimo si accoderà nell'ipotesi in cui si riescano ad avere dei risultati, così tangibili da non poterli negare, ma nulla di più, altrimenti non si spiega questo, come molti altri, sperperi di denaro pubblico, senza poi giungere a nessuno risultato concreto.
Inutile continuare a nascondersi dietro un dito, la verità è che anche per il turismo, non esiste un serio progetto italiano di sviluppo, e mi meraviglio di come questo governo tecnico, invece di pensare solo alle tasse ed alle liberalizzazioni, non pensi anche a scommettere con forza sulla valorizzazione dei tanti capitali artistici che abbiamo.
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