Il PDL smemorato... |
Qualcuno dovrebbe ricordare agli esponenti del PDL che fino a sei mesi fa erano al Governo dell'Italia e che grazie ai loro voti, consentono al Governo Monti di vivere, quindi, è inutile continuare a fare proclami spot, nella speranza di recuperare quel consenso che hanno avuto il coraggio di disperdere.
La nomina del segretario politico si è dimostrata solo l'ennesima operazione di facciata, visto che sembra non essere cambiato nulla, come pure i congressi provinciali una mera operazione notabile, insomma, la più grande forza politica del paese, non è riuscita a rigenerarsi, tanto che si vuole tornare allo spirito del '94.
Sentire Alfano, che soltanto oggi si ricorda della necessità di compensare i crediti della Pubblica Amministrazione con le tasse da versare allo Stato, pure buono, è insufficiente per spiegare il perchè questa importante misura non sia stata già concessa negli anni passati.
Molti, troppi, sono gli esempi da citare, eppure si continua con gli annunci spot, un nuovo nome al partito, una rivoluzione dopo le amministrative, l'uso di internet, ma di che parlano ? solo fumo negli occhi, nel disperato tentativo di arginare la "rabbia" dei tanti italiani che hanno creduto in un rinnovamento della politica, nella speranza che l'Italia cambiasse, per ritrovarsi oggi con l'amarezza di essere stati presi in giro per l'ennesima volta, visti i risultati.
Tutto questo ha, chiaramente, delle ripercussioni anche a livello periferico, dove i rappresentanti del partito, anche loro traditi dal miracolo berlusconiano che non è avvenuto, si ritrovano con il cerino in mano, che amplifica i limiti di ognuno, in un momento dove è ancora più forte il sentimento dell'antipolitica, perchè il lavoro non c'è e quel poco che c'è è solo un miraggio per pochi fortunati.
Eppure se non c'è riuscito Berlusconi a cambiare la politica, a prescindere da quelli che potevano essere gli interessi che lo hanno spinto in politica, come potrà l'Italia trovare la giusta strada da percorrere affinchè qualcosa cambi veramente ?
Forse è solo un'utopia, i popoli devono essere solo governati, possibilmente senza che questi abbiano un libero pensiero, in modo tale da poterlo plasmare a proprio piacimento, tanto alla fine un conto solo le belle parole usate in campagne elettorale, un altro conto le azioni del vivere quotidiano, che spesso sono l'esatto opposto...
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