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E se abolissimo i partiti ? solo liste civiche



servono ancora i partiti ?
Ma servono questi partiti ? anzi a che servono i partiti ? mi viene da dire, a creare finanziarie con risorse pubbliche, con l'aggravante che poi non le prestano neanche ai propri iscritti.

Che poi pure questi iscritti "tradizionali", i tesserati di partito, non hanno alcuna voce in capitolo, poichè sono solo un numero necessario per i finti  congressi che si svolgono, in perfetto stile bipartisan, al centro, a destra e a sinistra.


Una chiamate alle armi delle proprie truppe, nulla di più, al massimo qualche partito può dare l'illusione di poter discutere in una riunione o in convegni autocelebrativi, dove difficilmente è possibile esporre il proprio pensiero in completa libertà, ma la sostanza non cambia.

La seconda repubblica ha mostrato tutti i limiti della prima, con l'aggravante che il miracolo Berlusconi è svanito, consolidando pratiche del passato, che oggi non possiamo più permetterci, non passa giorno di sentire una qualche inchiesta per corruzione, probabilmente solo la punta di un iceberg, diventata talmente grossa da non poter essere nascosta ulteriormente.

L'etica politica non esiste in Italia, capita spesso di sentire, infatti, che autorevoli esponenti politici di altre nazioni, si dimettano per molto meno rispetto alle magagne italiane, ma ormai  in Italia perfino il sentimento dell'indignazione è stato superato, tanto è il livello di disgusto nei confronti di una politica che non riesce più a svolgere con lealtà il proprio ruolo.

E allora ? noi cittadini dovremmo avere la forza di fare un referendum per abolire i partiti a livello locale, basta con tutte queste sigle nazionali, che spesso impongono gli uomini, non già per quello che vogliono fare ma per l'appartenenza alle corrente di turno.

In questo modo le popolazioni locali potrebbero decidere con maggiore serenità i propri esponenti, senza ingerenze esterne, che pure ci sono e ci sarebbero, ma almeno sarebbero confinate in un recinto ben delimitato, dando l'opportunità ad ogni cittadino di poter dare un contributo alla propria comunità.

Non si tratta di anti politica, ma di pro politica, certo il problema della rappresentanza resterebbe lo stesso, in quanto non sempre corrisponde un elevato profilo politico a chi recupera i voti, non già per quello che intende fare, ma per quello che ha già dato ai propri elettori, ma sono aspetti secondari, perchè si consentirebbe al popolo di poter aver maggiore determinazione per la sorte del proprio territorio.

Lo stesso potrebbe essere possibile anche a livello nazionale, dove ogni Regione manda i propri rappresentanti, eletti dal popolo, tramite elezioni non influenzate da partiti nazionali, che con la loro ingerenza non sempre producono i risultati migliori per il territorio.

Chiaramente i partiti non consentiranno mai la celebrazione dei propri funerali, per questo potrebbe essere possibile solo a livello locale, infatti, non è certo un caso isolato, che in molte realtà piccole, ci sono solo delle liste civiche alle elezioni, ma il punto è che bisognerebbe agevolare la possibilità di candidarsi senza troppi fronzoli, insomma anche la burocrazia politica dovrebbe essere eliminata, in modo tale da consentire ad ogni gruppo di cittadini di poter presentare una propria lista.

Immagino una democrazia politica, dove gli elettorali non siano chiamati solo nel momento che devono recarsi alle urne, ma che abbiamo la possibilità di esprimersi su ogni provvedimento in discussione, magari in modo collegiale, una base che sia davvero attiva e non solo una truppa da sfoderare in campagna elettorale.

In questo modo anche l'allarme della scarsa partecipazione dei giovani potrebbe essere arginata, facendoli davvero appassionare ai temi, senza dare l'impressione di essere solo strumentalizzati, tanto alla fine la loro, come pure la nostra, opinione non serve a nulla.

In poche parole, abbiamo bisogno di una vera rivoluzione culturale, solo in questo modo potremmo avere la speranza che qualcosa cambi davvero.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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