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La gestione "superficiale" di un lido al mare



Il bagnino fa la pausa pranzo ed
abbandona il lido...
Ma perchè ci vogliono sempre le tragedie per far cambiare qualcosa in Italia ? eppure alcune volte basterebbe fare il proprio dovere sempre per evitarle.

Ho passato alcuni giorni al mare ed ho preso un ombrellone sulla spiaggia, ma sono rimasto sbalordito perchè, arrivata l'ora di pranzo, il bagnino ed il personale del Bar, hanno chiuso tutto e sono andati via.

La domanda che mi pongo, visto che c'erano alcuni ombrelloni con dei bambini, ma anche per i bagnanti adulti, non bisognerebbe garantire la presenza del bagnino durante tutto l'orario di apertura dello stabilimento balneare ? probabilmente si, possibile che il gestore del lido non si preoccupi di non garantire sempre la sicurezza dei bagnati ? evidentemente si, visto che è accaduto questo.

Non mi ero mai trovato all'ora di pranzo, forse è una pratica consolidata, forse no, ma in ogni caso non dovrebbe mai avvenire, come pure chiudere il Bar per l'ora di pranzo, sicuramente perchè in questo periodo c'è poca gente, non è certo un buon modo di gestire uno stabilimento balneare.

Ed ecco, infatti, arrivare una coppia di turisti stranieri, sembravano tedeschi, i quali non hanno trovato nessuno ad accoglierli, quindi, oltre l'aspetto della sicurezza, molto grave e da irresponsabili, anche una forte carenza di professionalità, poi non dobbiamo meravigliarci del perchè il Sud è sottosviluppato e la stagione estiva è ridotta al mese di luglio ed agosto, se a giugno non si riesce a garantire neanche i servizi minimi.

Apre il Bar del lido, finalmente alle 17.00, dopo il pranzo forse anche il pisolino ci voleva ? visto i tempi, ed ecco i bagnanti, tutti contenti, della concessione fatta, si accalcano pronti ad ordinare, con i bambini che non capiscono più niente, finalmente arriva il tanto atteso gelato...

Sembra quasi che alla fine ti stiano facendo un piacere a tenere aperto, ed infatti, i ristoranti della zona, tutti chiusi a pranzo, ma è mai possibile che un ristorante possa decidere in modo così arbitrario quando stare aperto o chiuso ? può essere questo un turismo sostenibile ? 

Eppure tutti pronti a lamentarsi contro l'Amministrazione Comunale per il mancato sviluppo turistico dell'area, nonostante un mare, letteralmente cristallino, passeggi sul lungomare e vedi da tutte le parti cartelli  "Affittasi" con numero di telefono e ti domandi come sia possibile che appartamenti molto belli, con terrazze panoramiche sul mare sia ancora sfitte a metà giugno.

Forse chiedono troppo soldi, mah, difficile, se il problema fosse solo il prezzo, basterebbe abbassarli, invece è un altro sintomo di come la zona non è appetibile turisticamente, anche grazie agli operatori turistici locale, che non riescono a garantire neanche l'essenziale, figuriamoci il superfluo per conquistare sempre maggiore clientela.

Parli con qualche giovane del posto e ti cadono le braccia, molti disoccupati, tutti che addebitano le responsabilità alla politica, che loro non fanno, non capiscono, non aiutano, provi a fargli capire, ma scusate e voi che fate nel mentre, ma non c'è speranza, non hanno la maturità per ammettere anche le proprie responsabilità.

Ecco, questa in sintesi, è la situazione in cui vive l'Italia, questa la società che è stata costruita senza alcuna programmazione e pianificazione degli interventi da effettuare, soprattutto con la verifica in corso ed ex ante sul raggiungimento degli obiettivi posti, tutti molto belli ed inebrianti sulla carta, ma che poi si scontrano con la realtà della desertificazione produttiva generata nel tempo.

Bisogna che le nuove generazioni, ad iniziare dai ragazzi, passino dallo stato "vegetale" a quello pensate, devono, dobbiamo, avere il coraggio di immaginare e realizzare un futuro diverso, per noi e per quelli che verranno, anche con il rischio di andare incontro a dei fallimenti, ma certamente, anche laddove ci fossero, sarebbero un'ottima scuola per non commetterne altri e capire dove si è sbagliato.

Soltanto in questo modo, con l'impegno di tutti, riusciremo a cambiare qualcosa, anzi a migliorare qualcosa, visto che comunque dobbiamo ringraziare chi ci ha preceduto per aver iniziato a tracciare delle strade, ora tocca a noi scegliere se le strade costruite sono quelle migliori e, quindi, continuare quel percorso, o è necessario costruirne di nuove, ma senza proclami, facendolo e basta !

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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