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La politica, anche lucana, non si impegna per creare lavoro, strategia o miopia ?



c'è bisogno di lavoro !
Quale è il compito della politica ? le risposte possono essere tante, anche contrastanti, ma certamente deve occuparsi del lavoro.

Finito il tempo delle vacche grasse, dove era più facile condizionare le dinamiche del mercato del lavoro, oggi non è più possibile continuare a percorrere le strade del passato, che hanno determinato la nostra situazione economica.

Tuttavia il passato, dovrebbe essere di insegnamento per tutti, al fine di non ripetere gli errori già fatti, possibilmente, cercando di mettere a valore l'esperienza acquisita, purtroppo, questo non sempre avviene, infatti, non è un caso isolato, che il legislatore, nazionale e locale, continui a fare scelte che al massimo, consentono qualche risposta estemporanea.

L'esempio più calzante, almeno per la Regione Basilicata, ma sono certo essere comune a molte altre realtà, è l'uso distorto della Formazione e dei tanti progetti e progettini, che terminano con l'esaurirsi del finanziamento concesso, nel mentre, come avviene anche per l'Italia, non si decide e sostiene con forza, quale futuro si vuole determinare.

E' stato davvero utile creare la Fiat a Melfi (Pz), con una spesa dello Stato di 3.000 miliardi di lire ? distruggendo ed avvelenando l'area di San Nicola di Melfi e cancellando l'agricoltura che pure si era sviluppata in quella zona ? probabilmente si, visto che diverse migliaia di persone ci lavorano, ma se lo stabilimento chiude, o riduce sensibilmente il personale, inevitabilmente la risposta diventa no, visto l'elevato investimento iniziale, come pure se si considerano i danni per l'ambiente e per la salute.

Nel mentre sono passati venti anni, e queste persone hanno lavorato, facciamo un conto semplice semplice, se lo Stato avesse pagato uno stipendio per 20 anni di 2.000.000 di lire (calcolando 4.000.000 di lire con i contributi) a 2.000 persone, avrebbe speso meno di 2.000 miliardi di lire, quindi, il livello occupazionale si sarebbe comunque potuto mantenere, ma poi quanti operai prendevano 2 milioni di lire...

Si certamente questo calcolo, molto, ma molto alla buona, non tiene conto di tutto l'indotto che ha lavorato per la realizzazione dello stabilimento, tra l'altro, con una Fiat onnivora che ha fatto lavorare molte aziende del proprio gruppo, ma la sostanza non cambia, a che è servito drogare le casse di una società di Torino, che oggi, dimenticando che gli stabilimenti li hanno pagati gli italiani con le loro tasse, vede il nostro mercato come una zavorra, perchè un conto è il mercato, un altro crescere grazie alla politica.

Non sarebbe stato meglio creare delle strutture locali autonome ? piuttosto che creare il gigante della Fiat, che oggi può permettersi il lusso di fare il bello ed il cattivo tempo, perfino con minacce neanche troppe velate, ma siccome, come molte delle azioni importanti, le determinazioni avvengono all'esterno del mondo politico, questo è sicuramente un bel risultato raggiunto, complimenti.

Quindi cari politici, datevi una regolata ed una mossa, non commettete nuovamente gli errori del passato, non avallate scelte economiche condizionate da fattori esterni, che in fin dei conti, portano solo un benessere momentaneo al singolo, in quanto l'economia reale ha bisogno di una politica che faccia delle scelte concrete per il domani.

Capisco che è difficile, ma se non siete nella condizione di dare risposte concrete alle vostre comunità, per il bene di tutti, cercate, almeno, di fare quanti meno danni possibili, nella speranza che le nuove generazioni, abbiano il coraggio e la lungimiranza di intraprendere tutte quelle scelte, che voi non avete voluto fare o che non avete proprio visto, che è ancora peggio.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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