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Ma quali mille passi, io sarei contento già di qualcuno......però concreto !



Ed ecco spuntare un altro fungo, e già la stagione è buona, penso, non lo so, ma certo è che in Regione Basilcata ogni mese dell'anno è buono per vedere sorgere nuove pseudo formazioni politiche, senza partiti forti nazionali.
Infatti è di oggi la notizia che ha preso forma un'altro agglomerato di politicanti che si uniscono per il bene...loro....con tanti proclami fumosi, ma senza precisi obiettivi da realizzare, definirli opportunisti è poco.
Ormai l'accanimento terapeutico della nostra politica sta raggiungendo livelli impensabili, la realtà ha superato la fantasia, pur di dimostrare un peso elettorale da poter vendere al migliore offerente, senza avere neanche un minimo di coerenza politica.
Il senso di avere un partitino, fatti di personaggi più o meno noti, è solo quello proprio, perchè la Basilicata è in Italia e se non si è dentro un partito che ha rappresentanti al parlamento, che progetti potrà portare avanti per la nostra terra ? nessuno !
Per non parlare poi del "problema" di cambio di casacca in corsa, invitereri i consiglieri regionali della Basilicata ad introdurre l'obbligo di dimettersi se si abbandona il gruppo politico dove si è stati eletti, un minimo di coerenza, si lo so è chiedere davvero troppo, ma la politica deve avere il coraggio di introdurre ed imporre anche la disciplina di partito.
A me da cittadino sinceramente che c'è o meno il listino non mi cambia molto, seppure lo ritengo inutile, una ulteriore stanza di compensazione da mettere in gioco nelle trattative, ma non è questa certamente una delle priorità, mentre la decadenza in caso di cambio di casacca dopo le elezioni, questo si, perchè, oltre a far risparmiare tanti soldini, per la nascita di nuovi gruppi nelle Istituzioni, sarebbe anche un segnale di qualcosa che cambia....ma non avverrà.
Sono favorevole alla nascita di movimenti civici, ma i componenti non dovrebbero stare con due piedi in una scarpa, perchè non si può prendere dalla sinistra e poi aderire ad un movimento che si considera e si vuole proporre come nuova formazione politica alternativa, lo stesso dicasi anche per il Sindaco di Melfi, eletto da una coalizione di centro-destra, che ora spera di fare qualche passo in avanti anche lui, nel mentre che fa il Commissario Straordinario del Consorzio ASI, nominato dalla sinistra.
Qualcuno si spinge anche nel pensiero che il PDL lucano non vuole vincere, che si gioca a perdere, ma probabilmente così non è, il problema è un altro, è solo una classe dirigente che ha lavorato poco e male, spesso senza avere il coraggio di osare, anche culturalmente.
Si certo i vertici del partito hanno le loro responsabilità, ma se i segretari provinciali e cittadini, ed i rispettivi componenti delle segreterie, hanno ritenuto opportuno di non andare oltre a qualche convegno autocelebrativo, non è certo responsabilità solo dei vertici.
E' chiaro che quindi il problema non è il candidato Presidente che non c'è, ma il letargo del partito, che si sveglia "solo" in campagna elettorale, spesso ancora frastornato dal sonno, non dobbiamo poi meravigliarci dei risultati, pertanto se il PDL non inizia a rimboccarsi le maniche e lavorare, la situazione peggiorerà sempre di più.
Il PDL mai come in questo momento sembra essere aperto, perchè c'è la voglia di crescere e soprattutto di vincere, è chiaro che non può che essere chiuso per chi parla solo, senza portare nessun valore aggiunto, sia in termini di voti, sia culturalmente, sia di altra natura.
Sono convinto che il popolo libero lucano premierà i politici che realmente vogliono lavorare per il bene della nostra Città e della Regione Basilicata.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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