In questi giorni il Partito Democratico ha avviato una serie di Forum tematici, onore al merito, dando la possibilità di poter discutere e confrontarsi sulle singole tematiche, seppure non so fino a che punto eventuali suggerimenti e/o osservazioni saranno poi tenute in considerazione, ma ciò non toglie un certo fermento culturale.
Mente dal fronte dell’opposizione di centrodestra si è ripresa la canonica attività dei comunicati stampa, meri atti di critica all’attività della maggioranza, con isolati spiragli di proposte, senza avviare nessuna attività politica, perfino il cavallo di battaglia storico, lo sconto sulla benzina, sembra caduto nel dimenticatoio.
Non riesco proprio a capire perché questo atteggiamento, possibile mai che non si è nella condizione di proporre una visione differente ai cittadini lucani, tenuto anche conto che la maggioranza, nella relazione programmatica del Presidente De Filippo, ha dato un segnale chiaro all’opposizione, quello di collaborare per lo sviluppo della Regione Basilicata, con proprie proposte.
Nonostante ciò, niente, perfino il programma politico della coalizione di centro-destra, sembra, ormai, essere sparito nel vuoto, consegnato alla storia dell’ultima sconfitta subita, eppure diverse erano le proposte per stimolare lo sviluppo, per creare occupazione, ma niente, il nulla.
Vista l’aridità culturale, allora mi domando il motivo per cui non si spiegano, almeno, le riforme avviate dal Governo nazionale, purtroppo ancora il nulla, ed ecco che allora ben venga l’attività “forumistica” della maggioranza di centrosinistra, che cerca quantomeno di colmare questo vuoto “ideologico”.
Per quanto sia convinto che i cittadini lucani si rivolgono alla politica per ricevere un diritto negato, il posto di lavoro, vero problema della nostra collettività, ovvero per ricevere un “privilegio”, ritengo che molti vorrebbero anche una politica che si occupi dei problemi di tanti, piuttosto che quello dei singoli.
Quindi se da un lato consideriamo l’abnegazione dell’opposizione, che non riesce, non posso pensare che non voglia, a professare una politica del fare, e dall’altro un fermento, anche di opere, come sta avvenendo a Potenza, dove, nonostante i disagi, molti sono i cantieri aperti e le opere realizzate, non vedo speranze per il futuro della mia terra, visti i risultati complessivi raggiunti dall’attuale maggioranza di governo, con dati sempre più allarmanti per la Regione Basilicata.
Non faccio parte, però, di quella scuola di pensiero, che professando il discredito dell’attuale classe dirigente del Popolo Della Libertà lucano, ritiene che un azzeramento sia l’unica soluzione per rilanciare il ruolo dell’opposizione, ma ritengo invece che si debbano superare alcuni limiti, scaturiti dalla presunzione di ritenersi, ognuno, il detentore della verità assoluta.
Bisogna riconoscere il merito di essere, comunque, riusciti a garantire una rappresentanza istituzionale, seppure come opposizione, e quindi non è pensabile un alternativa prescindendo dai risultati ottenuti, ma ciò non significa che sia giusto continuare ad avallare la strategia politica attuata.
Pertanto è necessario che il Popolo Della Libertà della Regione Basilicata abbia il coraggio di aprirsi al confronto culturale, e soprattutto di fare inneschi operativi nella propria classe dirigente, altrimenti continuerà a perdere consensi, restando sempre confinato al ruolo di opposizione.
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