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Caso Claps, i misteri aumentano invece di diminuire...e la verità sembra sempre più lontana dall'essere accertata



Il tempo passa ed il giallo di Elisa Claps porta alla luce sempre nuovi inquietanti misteri, con i silenzi di alcuni "attori", comparse e protagonisti, che diventano sempre più assordanti.

Apprendere solo oggi che Don Mimì Sabia, parroco della chiesa SS. Trinità di Potenza, vietò al geometra Romaniello, perito di parte, di fare i rilievi di tutti i locali, lascia davvero senza parole, anche perchè questa dichiarazione fu fatta durante il processo a Danilo Restivo, quindi non è da considerarsi una novità, almeno per gli inquirenti.

Appare strano, quindi, che il giudice Felicia Genevose, riuscì a sollevare in modo preciso questo aspetto, senza tuttavia preoccuparsi di ordinare un sopralluogo nei locali, o quantomeno di interrogare il parroco sul perchè di quel rifiuto al geometra.




Purtroppo l'atteggiamento assunto, ovvero quello di parlare tramite un legale, piuttosto che esporre la propria verità di come andarono le cose, come fanno, invece, molti altri giudici, facendosi intervistare, non agevola certo la sua posizione, anzi la rende ancora più misteriosa, preferiscono pensare che sia l'orgoglio di una donna che non riesce ad ammettere di aver sbagliato o che avrebbe potuto fare di più, piuttosto che altri scenari sicuramente più inquietanti.

Certamente il rinvenimento immediato del corpo avrebbe agevolato la risoluzione del caso, molti sarebbero stati i reperti in più da poter analizzare, ed anche le condizioni del corpo avrebbero dato sicuramente maggiori informazioni.

Senza considerare che Don Mimì avrebbe potuto fare luce su alcuni aspetti, perchè era ancora in vita, e se mai chiarire perchè vietò l'ingresso ai locali e di chi era quel bottone rosso che è stato rinvenuto vicino al cadavere della povera Elisa, ma è inutile pensare al se, ormai la situazione è questa.

Mi domando ma è possibile che l'uomo sapesse del cadavere e non voleva fare avvicinare nessuno ? o per quale altro motivo ha vietato l'ingresso ai locali ? passando così da custode del tempio di Dio a quello del feretro di Elisa ? Perchè nessun giornalista evidenziò questo aspetto importante ? Possibile mai che la famiglia di Restivo era talmente potente da avere tutte queste protezioni, come da più parti sollevato ? Possibile mai che oggi si arriva perfino al punto di ipotizzare che il bottone ritrovato appartenga ad un alto prelato ?

E se tutto questo è possibile, perchè non può essere plausibile che Danilo Restivo sia la panacea per coprire il vero assassino ? in modo tale da chiudere questa vicenda, certo è molto improbabile, visti anche gli altri omicidi che gli vengono contestati, dovrebbe essere uno veramente sfortunato, per la serie tutte a lui capitano, ma per quale motivo se tutto è possibile, tanto da non far rinvenire il corpo della povera Elisa per ben 17 lunghissimi anni, conservato in un sottotetto della chiesa, soltanto questo scenario non può essere possibile ?

Si sostiene che il sangue presente sui vestiti del Restivo era troppo copioso, per essere dovuto ad una ferita, ma qualcuno ha idea di quanto ne esce da quel punto della mano ? io ce l'ho, perchè da bambino mi sono tagliato, tra il pollice e l'indice, con una scatoletta della caramelle, e ricordo che pensavo di morire dissanguato per quanto ne uscì.

Le dichiarazioni fatte poi dall'Introna sul DNA di Restivo che non risulta essere presente sul corpo di Elisa Claps, lasciano davvero molto perplessi, infatti ha palesemente affermato che non sono state accertate altre presenze, in quanto è stato richiesto solo di verificare quello del presunto assassino, ma come ? mah.....

Chiaramente il colpevole per tutti è Danilo Restivo, certo avrebbe potuto evitare tutto questo trambusto se si fosse costituito subito, evitando alla sua famiglia di chiedere tutti questi piaceri per "coprire" l'efferato delitto di Elisa Claps, evitando di infangare la reputazione di Don Mimì e mettere in imbarazzo la chiesa, evitando alla giudice Genovese di essere importunata da un fotografo mentre faceva shopping nel centro storico e di accendere nuovamente i riflettori sul suo operato e sulla sua famiglia, che già gli costarono il trasferimento a Roma in passato, per un altra vicenda.

Quanto fastidio stò Danilo, sarebbe opportuno allora chiudere questa storia, condannarlo e buttare via la chiave della sua cella, e celebrare i funerali di Elisa Claps per farla finalmente riposare in pace.

Comunque qualche problema resterà lo stesso, che fare della chiesa ? riaprirla, chiuderla, abbatterla, sconsacrarla, qualcosa si dovrà pur fare, come pure per quella targa beffarda, apposta sul presunto luogo dove fu vista l'ultima volta Elisa Claps, mica può restare lì.

Nel mentre c'è anche chi chiede che si avvii il processo di beatificazione di Elisa Claps, che mi sembra davvero eccessivo, come pure di farle una tomba dentro la chiesa che l'ha già "ospitata" forzatamente per 17 anni, si potrebbe a suo ricordo intitolare lo slargo davanti all'ingresso principale della chiesa.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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