Speriamo sia solo un caso isolato, ma l'attentato compiuto dalla 'Ndrangheta calabrese contro il Procuratore generale di Reggio Calabria è un avvertimento chiaro allo Stato, che testimonia però anche l'impegno per combattere le mafie.
Tuttavia è anche un segnale positivo, si stanno toccando punti nevralgici di questa piaga della nostra società che tutto offusca, alimentandosi nella paura e nella disperazione dei cittadini, ma si continua a non intervenire in maniera energica per sottrarre parte delle ingenti risorse economiche generate dai traffici della droga e della prostituzione.
Per quanti sforzi lo Stato stia compiendo, questi gesti dimostrano che ancora vi è una presenza significativa di questo "cancro" della società, ma forse bisognerebbe intervenire anche sulle fonti di guadagno della criminalità organizzata, ad iniziare dalla droga e dalla prostituzione, che sicuramente consentono a queste organizzazioni di recuperare ingenti risorse finanziarie.
Lasciando invece alla criminalità organizzata il monopolio di questi due settori, i molti sacrifici si vanificano perché avendo i soldi potranno continuare a cambiare pelle e drogare anche le attività sane, arrecando danni enormi allo Stato, sia in termini economici per il mancato gettito erariale, ma soprattutto aumentando le spesi sociali che il nostro paese sostiene per curare i malati di questi mercati.
Una legalizzazione sarebbe auspicabile, oltre ad essere un possibile soluzione, ma il popolo è pronto per questa sfida? per restituire alla vita i molti uomini e donne che si perdono nella droga? per ripulire le nostre strade dalle prostitute? ed evitare anche il dilagare di malattie veneree?
Molto probabilmente no, si alzerebbero un coro di no, ad iniziare dalla Chiesa, senza considerare che almeno così si potrebbe cercare di affrontare il problema e, soprattutto, controllarlo, ma ormai non se ne parla neanche più, con il sospetto, che forse, si ha anche paura di combattere alla fonte la criminalità organizzata, perchè la reazione potrebbe essere molto violenta.
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