Emergenza rifiuti a Napoli |
Sembra che stiamo in guerra, scene di uno di quei paesi dove siamo in missione di "pace", ed invece siamo in Italia, precisamente a Terzigno e Boscoreale, in Provincia di Napoli, dove i cittadini si ribellano perchè non vogliono altri rifiuti.
Eppure l'emergenza doveva essere risolta, almeno questo è quanto si fregiava il Presidente del Consiglio Berlusconi, ma evidentemente intendeva dire, stiamo lavorando per risolverla, poi c'erano le elezioni e, quindi, ha dovuto un pò bleffare, ma a distanza di appena sei mesi, sembra sia di nuovo scoppiata in tutta la sua violenza.
Non comprendo però le motivazioni per cui le forze di polizia si scagliano con tutta questa violenza per contrastare i cittadini che non vogliono altri rifiuti nella discarica, figuriamoci proprio un'altra discarica, come invece pare che sia nelle intenzioni.
Troppo facile per il Presidente della Regione Campania, Caldoro, dichiarare c'è una Legge dello Stato e questa va rispettata, poi quasi per pulirsi la coscienza, insinua, come molti altri, il rischio di infiltrazioni malavitose, che invece vogliono che continui l'emergenza, ammesso che sia così, però nel mezzo ci sono i cittadini e molti Comuni che si oppongono.
Allora mi viene un sospetto, ma siamo ancora in democrazia ????? o per la serie se non ci fate fare quello che vogliamo pacificamente, usiamo la forza, questa è dittatura, giustamente poi, per il Governo è più importante parlare del lodo alfano e dell'immunità per il premier, che risolvere questo problema, soltanto adesso pare che finalmente Berlusconi abbia deciso di affrontarlo, speriamo che non lo affronti come in campagna elettorale, visti i risultati.
In ogni caso non è con la violenza che si risolvono i problemi, quindi se la popolazione, e le Amministrazioni Locali, hanno il coraggio di ribellarsi, evidentemente la situazione è arrivata proprio al limite,e poi finiamola con questa storia dei buoni e dei cattivi, i problemi ci sono, e tanti pure, chi ha avuto il mandato di governare, governi e risolva i problemi.
Continuare a nascondersi dietro il dito che è colpa del Comune di Napoli, guidato dal centrosinistra, non fa altro che alimentare lo scontro, in un momento critico, non ci vuole il fuoco sulla benzina, ma l'acqua.
Speriamo che gli scontri finiscano il prima possibile, e si trovi una soluzione per risolvere il problema dei rifiuti in quel territorio, siamo ancora uno Stato democratico, non una dittatura dove, costi quel che costi, si va avanti, anche a discapito delle popolazioni.
Oggi è la volta di Terzigno e Camporeale, domani potrebbe accadere in qualsiasi altro territorio dell'Italia, oggi sono i rifiuti, domani potrebbe essere il deposito di scorie nucleari ad esempio, vista l'accensione del reattore nucleare dell'Enea, quindi il metodo va contestato, in quanto applicabile ovunque e per ogni protesta.
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