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Il terzo Polo (UDC-MPA-API-FLI) in Basilicata, i casi strani della vita ritrovarsi con vecchi alleati e avversari dall’altra parte



Lo scenario politico in Regione Basilicata sembra rafforzarsi sempre di più verso il centro-sinistra, infatti, i recenti sviluppi nazionali, nella migliore delle ipotesi toglieranno altri voti al centro-destra, per non dire al solo PDL, unica vera componente significativa.

Mentre l’UDC aveva già abbandonato il centro-destra lucano, forse anche dovuto a vecchi atriti con la classe dirigente locale, visto che è guidato da un ex-Forzista, il Dott. Agatino Mancusi,  sia l’MPA che il FLI alle ultime elezioni regionali avevano appoggiato il partito di Berlusconi.


Pertanto allo stato attuale il PDL lucano sembra essere sempre più isolato, in quanto tutti gli alleati più significativi, se non sono già passati o “ritornati” alla casa madre del centro-sinistra, poco ci manca, ma certo le distanze si allungano e non si accorciano.

Certo il fascino del potere può essere un deterrente per spostare forze politiche da una parte all’altra, ma possibile mai che in Regione Basilicata nessuno riesca a costruire un vero e concreto progetto alternativo a questa maggioranza, visto che gli sforzi fatti dalla minoranza non hanno portato a nessun cambiamento.

Esiste un corto circuito, oppure bisogna dare atto che l’unico progetto credibile è rappresentato da quello del centro-sinistra ? il dubbio inizia a diventare una certezza, e tenuto anche conto di quanto sta accadendo a livello nazionale, è possibile immaginare sulla carta un futuro rafforzato per l’attuale maggioranza lucana.

Eppure questi passaggi di “sponda” non porteranno nessun valore aggiunto in termini culturali, limitandosi solo al trasferimento del proprio pacchetto di voti, ma può ridursi la politica solo a questo ? sembrerebbe proprio di si.

Certo l’atteggiamento silente del PDL lucano su questioni importanti e strategiche per la Regione Basilicata, come l’esclusione del nostro territorio dal programma infrastrutturale 2007-2013, unica Regione del Sud, è molto grave, spero sia l’ennesima “disattenzione”, piuttosto che la paura di “criticare” il proprio Governo nazionale, sicuramente più grave della prima, in quanto significherebbe, che per un interesse personale, si penalizzano tutti i cittadini.

Sarà colpa di tizio o di caio ? non penso, non è mai colpa solo di uno, anche se la tentazione di utilizzare paraventi è molto forte, evidentemente nessuno si impegna realmente per cambiare l’attuale situazione, in fondo va bene così, pertanto inizio a pensare che i cittadini della Regione Basilicata hanno scelto e continueranno a scegliere il progetto politico che ritengono più affidabile.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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