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La Città di Potenza sempre più isolata dal sistema “pubblico” e “privato” turistico: ma stiamo lavorando….



Uno schiaffo per il turismo
della  Città di Potenza
Il Touring Club Italiano ha pubblicato uno speciale sulla Basilicata per valorizzare il turismo, e questa è sicuramente una buona notizia, ma aver escluso il capoluogo della Regione, Potenza, non contribuisce certo ad alimentare ed agevolare la cultura turistica. 

Ma l’assenza di Potenza rappresenta un forte valore simbolico negativo, infatti, essendo il territorio del “potere politico”, in quanto hanno sede i massimi enti pubblici regionali e privati, fa comprendere come l’esclusione ai fini turistici, va vista non solo perché anche Potenza può avere un futuro turistico, ma per l’assenza di una precisa strategia di palazzo per sviluppare il turismo. 

Ritengo non sia sufficiente “solo” essere presenti nelle vetrine nazionali, siano esse le fiere, piuttosto che sulle testate giornalistiche o negli aeroporti, è solo uno sperpero di energie e risorse economiche, se questi sforzi non sono accompagnati da una precisa politica interna, iniziando con il valorizzare l’esistente, per poi creare nuovi attrattori, cercando di creare ed alimentare un forte stimolo culturale turistico, per gli addetti al settore e per i cittadini, tramite concrete azioni. 
Nella Città di Potenza si sono registrate nel 2010 la presenza negli alberghi cittadini di 65.805 persone, che non è proprio un dato da trascurare, sarebbe utile investigare sulla tipologia di questi clienti, ma certamente una parte di essi potrebbero essere interessati all’offerta turistica locale, invece, oltre a non mettere in campo nessuna azione per analizzare questi dati, non si offre nessuna proposta turistica, certamente non perché questa non sia presente. 

Infatti c’è il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu", il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, il Museo Diocesano di Potenza, diverse Chiese con una storia secolare, il Palazzo del Governo, una Galleria Civica, il Teatro Stabile numerosi monumenti, una villa romana, e sicuramente tanto altro ancora da inserire……. 

La responsabilità è della politica, ma anche delle organizzazioni turistiche attive sul territorio e dei cittadini, sarebbe poco onesto, puntare il dito solo contro il Comune, infatti sono per primi i potentini a credere che non esista un turismo cittadino, talvolta giungendo perfino a denigrare la Città che gli ha dato i natali, e fosse solo per questo motivo, si dovrebbero vergognare. 

Alla fine se la città è stata “violentata” ed oggi ci è giunta così, è perché il nostro popolo non ha saputo salvaguardare il proprio territorio, sia direttamente, sia tramite i rappresentanti politici eletti, sono o non sono stati votati dalla popolazione ? 

Questa mancanza culturale, che purtroppo si registra in molti, se non in tutti i settori, spesso ci inibisce di sviluppare e stimolare l’economia locale, che potrebbero contribuire a creare posti di lavori, meglio farsi l’alibi che la colpa è solo dei “governanti”, invece di rimboccarsi le maniche e cercare di modificare le cose.

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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