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Siamo tutti sulla stessa barca, non dimentichiamolo...



Siamo tutti sulla stessa barca !
Il comandante di una nave è importante, ma ancora di più lo sono tutte quelle figure che consentono alla nave di raggiungere la rotta fissata, tuttavia, spesso ognuno di noi si preoccupa di raggiungere solo la propria meta, poco importa che si pregiudica la navigazione di tutti.

Questo vale anche per ogni territorio, forse avviene perchè proprio non riusciamo a fare un passo indietro, a sentirci un'unica comunità, che mentre vive la propria esistenza, pone le basi anche per quella che sarà la vita delle prossime generazioni.

Presi come siamo dalla quotidianità, dall'affannarci per tutte le nostre piccole desiderate, non ci rendiamo conto delle conseguenze dei nostri gesti, ad iniziare da quelli piccoli, che sembrano insignificanti, ma per quanto possa essere piccolo, moltiplicato per tantissimi cittadini può diventare un'enormità, una forza incredibile.

Ognuno di noi ha del buono dentro, ma come metterlo a servizio della propria comunità ? sempre più chiusa nella cecità della quotidianità, con una rappresentanza politica che al massimo riesce a pensare al proprio clan, poco o nulla importa lo schieramento politico, l'essere maggioranza o opposizione, ma hanno ancora senso queste "divisioni" di appartenenza ?

Sarebbe forse opportuno rivedere il modello politico, visto che l'attuale ha molti, troppi limiti, tanto da non consentire alle nostre economie di svilupparsi per il bene di tutta la collettività, perchè l'attuale principio di "sola" rappresentanza, produce più danni che benefici.

A mio avviso è necessario ipotizzare un nuovo modello che dia peso e risalto alle azioni ed agli obiettivi che si intendono raggiungere, con precise tempistiche da rispettare, ed in mancanza prevedere la decadenza dall'incarico, con lo scorrimento di un'unica graduatoria complessiva.

Appare chiaro che una riforma della politica, potrebbe essere impossibile, ma il senso di responsabilità delle comunità, potrebbe consentirla, anche senza che questa sia imposta dall'alto, poichè sarebbe sufficiente che i grandi partiti trovino il coraggio di evolversi verso nuove forme, invece di restare ancorati a vecchie pratiche.

Una possibile "riforma" potrebbe essere quella di rivedere la struttura politica, prevedendo uniche liste, per ogni settore strategico dell'amministrazione, dove il più il votato diventa il Presidente del relativo Consiglio, con l'obbligo di realizzare gli obiettivi, pure essi votati dai cittadini.

Ogni candidato per essere eletto, oltre ad avere il voto "classico" dovrebbe essere eletto anche per gli obiettivi che intende raggiungere, magari ipotizzando un sistema che tenga conto sia della "mera" rappresentanza, sia delle azioni che si vogliono realizzare.

Ma la nostra democrazia è pronta realmente ad affrontare la vera criticità della mancanza di una rotta, introducendo nuove regole per selezionare l'equipaggio che deve traghettarci verso nuove mete ? evidentemente ancora no.... 

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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