Madonna Nera di Viggiano (Pz) |
Sembra una coincidenza, ma potrebbe anche essere un segno per il futuro che avrebbe segnato quella terra, ovvero lo scoprimento di un enorme giacimento petrolifero.
Molte le polemiche, e probabilmente, anche le certezze, per cui l’attività
estrattiva compromette la salubrità di quella terra, ma anche la macchina
inquina, però tutti la utilizziamo per muoverci, come pure i telefonini, ma chi
non ha almeno un telefonino, per fare giusto due esempi.
Questo
dimostra di come l’effettiva utilità giustifica gli “effetti collaterali”,
tanto da farci trascurare i danni che facciamo all’ambiente ed a noi stessi,
pertanto non dovremmo, nelle nostre valutazioni, tenere conto solo degli
aspetti negativi, ma anche di quelli positivi.
Tuttavia
è indubbio che quelle popolazioni dispongono di ingenti risorse economiche, ma
anche tutta la Regione Basilicata, che consentono di poter incidere con
maggiore facilità sul futuro del proprio territorio, e per quanto potevano
essere di più, rappresentano comunque un
forte valore aggiunto.
Allora
come non pensare a questo dono che ci è stato dato, al netto di tutte le
polemiche, volendoci basare solo sui fatti, nel territorio della Patrona e
Regina delle genti lucane, c’è questa immensa ricchezza, poi tocca agli uomini
utilizzarla nel migliore dei modi.
La
delusione e rassegnazione del popolo lucano è proprio questa, si ha
l’impressione, e forse pure la certezza che si stia solo “sperperando” questa
ricchezza, senza avere delle ricadute occupazionali e dei concreti benefici
collettivi, quale poteva essere quello di pagare la benzina ad un prezzo
ridotto, rispetto a chi non è residente nella Regione Basilicata.
Perfino
quei pochi che cercano di organizzarsi per manifestare la propria rabbia, non
riescono a diventare un collante, forse anche per l’assenza di una precisa
alternativa, non tanto come nuova forza politica, che è pure un sospetto a
fronte di tanto attivismo, ma su come utilizzare le risorse, piuttosto che su quale
obiettivo raggiungere, da questo miracolo “contemporaneo” tutto lucano.
Non
resta altro che augurarci che la Patrona e Regina di tutte le genti lucane,
illumini il nostro popolo, dandoci la forza di reagire, non tanto con inutili e
“finte” rivoluzioni, ma per avviare e realizzare nuovi percorsi produttivi che
siano nella condizione di creare sviluppo e posti di lavoro, facendoci sentire
una comunità unita che lotta per il proprio futuro, consapevoli che dipende da
tutti noi, compiendo un altro “miracolo”, nella speranza che non sia chiedere
troppo.
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