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Perchè i lucani non si ribellano allo sfruttamento del petrolio ?



Bonus benzina lucani
Vedendo come le popolazioni locali si oppongono alla TAV, mi sono domandato come mai i lucani non hanno la stessa determinazione ? cosa ci manca per ribellarci allo sfruttamento del petrolio in Basilicata, che dopo 10 anni non ha portato alcuno sviluppo per la nostra economia ?

Siamo talmente tanto stolti e miopi da non essere neanche riusciti ad ottenere un vero e concreto sconto della benzina alla pompa, invece dell'elemosina, l'ennesima, di cui si nutre il nostro popolo, rappresentata dal bonus della card idrocarburi, pure buono rispetto al nulla, ma sempre di mancetta si tratta....peccato l'idea non era nata così !

Molto probabilmente sono in tanti ad avere questo pensiero, ma poi ognuno, forse, si rende conto di essere inerme, rassegnato all'impossibilità di avere una concreta speranza di cambiamento.

Una prova di questo malessere è stato il risultato avuto dallo straniero, un certo Magdi Allam, candidato alla Presidenza della Regione Basilicata nelle elezioni regionali del 2010, che ha ottenuto oltre l'8% dei consensi, salvo poi sparire dalla nostra terra, lasciando solo la frustrazione di tutti questi lucani che l'hanno votato, per essere stati traditi per l'ennesima volta, e qualche beneficio a qualcuno.....

Forse saranno i nostri piccoli numeri, forse il nostro essere cresciuti con un'economia malata, a nulla è servita l'esperienza del terremoto del 1980, basti pensare che a distanza di 30 anni ancora mancano soldi per completare la ricostruzione, una vera assurdità, visto l'oceano di denaro che è arrivato nella nostra terra.

Adesso abbiamo un altro treno, il petrolio, ma sembriamo quasi anestetizzati, perfino le popolazioni locali sembrano, ormai, arrese, sarà che ci manca un leader, sarà che forse in fondo non stiamo davvero così male, sarà che chi più, chi meno, siamo tutti ricattabili, certo è che non riusciamo a protestare ed essere propositivi in modo incisivo.

Tuttavia, vi è una fioritura di movimenti ed associazioni, una moltiplicazione di sigle e siglette, prese di posizioni, fiumi di comunicati stampi, richieste continue di dimissioni al politico locale di turno, ma non vedo nessuna sollecitazione concreta, non si sposta l'attenzione dal problema alla soluzione, e questo è un danno per tutta la collettività.

Ma evidentemente non ci sono le condizioni per dare un contributo culturale alla politica, che è pur sempre l'espressione del popolo, oltre ad essere lei stessa prima di tutto cittadina, quindi, alla fine, in fondo, non ci dovremmo neanche lamentare, perchè è il popolo che l'ha determinata.....

Patrizio Pinnaro'

Libero professionista, esperto Google certificato dalla Google Web Academy come Online Professionals, consulente dello sportello regionale per l'internazionalizzazione - Sprint Basilicata, segretario ufficio diocesano pastorale del turismo - Arcidiocesi di Potenza.

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