Curia Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo |
Esprimo la mia più completa solidarietà al Vescovo di Potenza, S.E. Mons. Agostino Superbo, per le accuse che la mamma di Elisa Claps gli ha rivolto, durante la trasmissione di Chi l'ha visto del 18 u.s..
Ferma restando la mia condanna per la triste, e purtroppo nota vicenda, che ha visto perire la giovane Elisa Claps, pur cercando di comprendere la rabbia della famiglia Claps, non riesco, però, a giustificare l'attacco frontale al Vescovo, di essere un bugiardo, aleggiando anche lo spettro della pedofilia nella Curia potentina.
Come pure non si può pretendere che la Chiesa della Santissima Trinità continui a restare chiusa, anzi sarebbe stato molto auspicabile, chiedere la sepoltura di Elisa Claps all'interno della Chiesa, una soluzione, che avrebbe potuto essere sicuramente migliore, rispetto a quella intrapresa.
La vicenda di Elisa Claps è sicuramente una delle pagine più buie che sono state scritte nella Città di Potenza, considerato anche dove è stato ritrovato il corpo, dopo oltre 17 anni dalla scomparsa, nel sottotetto di una Chiesa, generando quell'alone di mistero, degno del miglior film giallo.
Purtroppo non si è trattato di un film, ma della realtà, la magistratura ha individuato in Danilo Restivo il colpevole, forse anche troppo frettolosamente, pur di chiudere questo caso, vista la forte pressione che la famiglia Claps, ha ritenuto opportuno accendere sulla vicenda, indicando, fin dal primo momento, in lui il colpevole .
Il ruolo della famiglia Claps, nel corso degli anni è mutato, anche grazie al supporto della trasmissione Chi l'ha visto, passando dalla famiglia distrutta dal dolore, come è giusto che sia, fino ad arrivare alla famiglia inquisitrice, detentrice di verità, ma che lancia il sasso, e nasconde la mano, come avvenuto sulle dichiarazioni inerenti a vicende di pedofilia nella diocesi di Potenza.
Assumendo proprio quell'atteggiamento che tanto hanno condannato, quello di dire ma non dire, nascondendo la verità, questa è l'accusa che la famiglia Claps ha sempre mosso a tutti, ed ora invece di denunciare apertamente i casi di pedofilia, la usa quasi come fosse un'arma impropria.
Inoltre, bisogna considerare che S.E. Mons. Agostino Superbo, all'epoca dei fatti, non era ancora il Vescovo di Potenza, e si è ritrovato in una tragedia fuori dall'ordinario, pertanto, non è possibile, in tutte le valutazioni, non tenerne conto, come pure, questo accanimento continuo contro la Chiesa di Potenza, a che serve ?
Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma ritengo che tutta la verità, la conosceva solo Elisa Claps, per accertare le responsabilità c'è la magistratura, la quale ha condannato Danilo Restivo, già recluso in Inghilterra per un altro omicidio..
Come pure la richiesta di un milione di euro per ogni anno che Elisa Claps è stata sepolta nella Chiesa della Trinità a Potenza, non sembra proprio essere la ricerca della verità, ma piuttosto il voler speculare sulla tragedia avvenuta, pure legittimo, ma potranno i soldi colmare la perdita di una figlia e di una sorella ?
Ferma restando la mia condanna per la triste, e purtroppo nota vicenda, che ha visto perire la giovane Elisa Claps, pur cercando di comprendere la rabbia della famiglia Claps, non riesco, però, a giustificare l'attacco frontale al Vescovo, di essere un bugiardo, aleggiando anche lo spettro della pedofilia nella Curia potentina.
Come pure non si può pretendere che la Chiesa della Santissima Trinità continui a restare chiusa, anzi sarebbe stato molto auspicabile, chiedere la sepoltura di Elisa Claps all'interno della Chiesa, una soluzione, che avrebbe potuto essere sicuramente migliore, rispetto a quella intrapresa.
La vicenda di Elisa Claps è sicuramente una delle pagine più buie che sono state scritte nella Città di Potenza, considerato anche dove è stato ritrovato il corpo, dopo oltre 17 anni dalla scomparsa, nel sottotetto di una Chiesa, generando quell'alone di mistero, degno del miglior film giallo.
Purtroppo non si è trattato di un film, ma della realtà, la magistratura ha individuato in Danilo Restivo il colpevole, forse anche troppo frettolosamente, pur di chiudere questo caso, vista la forte pressione che la famiglia Claps, ha ritenuto opportuno accendere sulla vicenda, indicando, fin dal primo momento, in lui il colpevole .
Il ruolo della famiglia Claps, nel corso degli anni è mutato, anche grazie al supporto della trasmissione Chi l'ha visto, passando dalla famiglia distrutta dal dolore, come è giusto che sia, fino ad arrivare alla famiglia inquisitrice, detentrice di verità, ma che lancia il sasso, e nasconde la mano, come avvenuto sulle dichiarazioni inerenti a vicende di pedofilia nella diocesi di Potenza.
Assumendo proprio quell'atteggiamento che tanto hanno condannato, quello di dire ma non dire, nascondendo la verità, questa è l'accusa che la famiglia Claps ha sempre mosso a tutti, ed ora invece di denunciare apertamente i casi di pedofilia, la usa quasi come fosse un'arma impropria.
Inoltre, bisogna considerare che S.E. Mons. Agostino Superbo, all'epoca dei fatti, non era ancora il Vescovo di Potenza, e si è ritrovato in una tragedia fuori dall'ordinario, pertanto, non è possibile, in tutte le valutazioni, non tenerne conto, come pure, questo accanimento continuo contro la Chiesa di Potenza, a che serve ?
Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma ritengo che tutta la verità, la conosceva solo Elisa Claps, per accertare le responsabilità c'è la magistratura, la quale ha condannato Danilo Restivo, già recluso in Inghilterra per un altro omicidio..
Come pure la richiesta di un milione di euro per ogni anno che Elisa Claps è stata sepolta nella Chiesa della Trinità a Potenza, non sembra proprio essere la ricerca della verità, ma piuttosto il voler speculare sulla tragedia avvenuta, pure legittimo, ma potranno i soldi colmare la perdita di una figlia e di una sorella ?
non concordo su nulla, ma almeno ti ho commentato.
RispondiEliminaEnza
…io invece concordo su tutto!
RispondiEliminaMaria Angela